giovedì 29 dicembre 2011

Solo a Roma c'è la mafia degli adesivi abusivi








STACCATELI O DENUNCIATELI ALLA POLIZIA MUNICIPALE!

Rassegna Stampa:

"Pubblicità invadente, la città tappezzata di adesivi illegali"

Il Messaggero - 17/05/2011


"Adesivo selvaggio, via alle denunce - Volantini e adesivi pubblicitari, chi imbratta ora rischia l'arresto"

Il Messaggero - 27/06/2011


L'assessore all'Ambiente: «Ci costituiremo parte civile»

Il Messaggero, 27/06/2011


"Le affissioni abusive diventano reato"

Corriere della Sera - 04/08/2011


"Affissioni abusive, scattano le denunce"

Il Messaggero - 04/08/2011


Manifesti e adesivi, 118 denunce penali Staccate 50 mila locandine: l'accusa per i trasgressori è «danneggiamento aggravato»

Il Messaggero - 20/11/2011

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E poi ovviamente ci sono i blitz civici di Degrado Marconi!

martedì 27 dicembre 2011

venerdì 23 dicembre 2011

Cattive notizie: le tags a Via Borghesano Lucchese non sono state cancellate...

...nonostante i PICS abbiano risposto che l'intervento è stato effettuato!



Che succede? Problemi di comunicazione tra i vari livelli del Coordinamento per il Decoro? Speriamo vengano risolti al più presto e le tags cancellate.

Buone notizie: Lungotevere degli Imbrattatori oggi è un pò meno imbrattato

Foto risalente al dicembre 2010.

Muri puliti oggi.

Foto scattata un mese fa.

Foto scattata ieri.

Un mese fa.

Oggi.

Un mese fa.

Oggi (particolare).

Un mese fa.

Oggi (hanno iniziato a cancellare la parte superiore della scritta).

Un mese fa.

Oggi.

Un mese fa.

Oggi (rimangono le scritte sulle serrande).

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Qualcuno deve aver letto questo articolo (e soprattutto, visto le foto)

AMA? Assessorato all'Ambiente?

Fatto sta che oggi la situazione è notevolmente migliorata, anche se la qualità della pulizia è insufficiente, anzi in alcuni tratti è scandalosamente insufficiente. Tradotto: hanno lasciato le scritte al loro posto. Perché? L'intervento di ripulitura non è ancora concluso? Che qualcuno ci faccia sapere, non è possibile lasciare un lavoro a metà. Auspichiamo che nei prossimi giorni ci siano degli interventi di rifinitura.

Per correttezza, bisogna dire che le superfici di alcuni palazzi sono ormai rovinate, essendo le scritte ormai penetrate nelle pareti, dopo anni d'imbrattamenti senza che nessuno (residenti, municipio) abbia fatto nulla per cancellarli.

Ma qualcosa in più si può fare, cancellare un altro pò di vernice, anche se gli aloni, le sagome delle vecchie scritte, quasi certamente rimarranno visibili.

Ci auguriamo che questa volta gli abitanti di Lungotevere degli Inventori, gli inquilini dei palazzi a lungo imbrattati, abbiano imparato la lezione e proteggano i muri di casa da eventuali nuovi imbrattamenti che quasi certamente avverranno.

Ma ci crediamo poco. La gente, ancora, non sa che può scrivere all'indirizzo dell'assessorato all'ambiente (assessorato.ambiente@comune.roma.it) o al nucleo decoro della Polizia Municipale (picsdecoro@libero.it) per chiedere la cancellazione delle scritte o la rimozione dei manifesti abusivi.

Perché non viene detto chiaramente ai cittadini di segnalare all'AMA e all'assessorato all'ambiente ogni qualvolta il proprio stabile viene imbrattato da scritte o affissioni abusive?

Cos'è? Scarsa fiducia nel senso civico dei cittadini? Paura che le richieste d'intervento siano eccedenti rispetto alle risorse umane ed economiche a disposizione?

Oppure, ipotesi triste ma plausibile, non si vuole “impegnare” i cittadini nella tutela e salvaguardia del territorio per timore che questi non sopportino la responsabilità affibbiata dalle autorità e quindi si lamentino dei politici che delegano ai cittadini quello che dovrebbero far loro, con il rischio di perdere consenso nell'elettorato? La variante sul tema, è che i cittadini s'impegnino così tanto che alla fine diventino più efficienti delle istituzioni e richiedano troppo al Comune di Roma, in termini di lotta al degrado urbano.

Visto mai che ottenuta la cancellazione delle scritte sui muri, al cittadino venga in mente di chiedere perché i politici si comportino come i writers, imbrattando i muri con i loro manifesti abusivi? O perché viene permesso ai cartellonari di riempire la città con i loro cartelloni che deturpano il paesaggio e l'architettura?

Questo pensano alcuni politici in malafede, il cui unico scopo è fare gli interessi dell'economia del degrado (cartelloni, bancarella selvaggia, commercianti che vogliono la doppia fila davanti al negozio etc.) ed essere rieletti grazie al bombardamento mediatico dei manifesti abusivi, come si faceva negli anni '50.

Ma non tutti sono così, fortunatamente. Ci sono politici e amministratori che hanno capito quanto il decoro urbano sia strettamente legato alla percezione di sicurezza e legalità, alla fiducia nelle istituzioni, oltre ad essere condizione fondamentale per uno sviluppo virtuoso dell'economia locale e del benessere dei cittadini.

Confidiamo in questi politici per continuare la battaglia al degrado, che parte dalle scritte sui muri e la pulizia delle strade.

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SU LUNGOTEVERE DEGLI INVENTORI, STAREMO ATTENTI AFFINCHE' I LAVORI DI PULIZIA SIANO COMPLETATI.

lunedì 12 dicembre 2011

In quale altra capitale i politici si fanno pubblicità così?



RISPOSTA: NESSUNA.

SOLO A ROMA I POLITICI ATTACCANO I MANIFESTI ABUSIVI.

Ringraziamo per il deturpamento il Consiglio Municipale del Primo Municipio (PD) e il consigliere comunale Giordano Tredicine (PDL) che hanno pensato di affidare la promozione delle iniziative da loro organizzate rispettivamente nel Primo e Nono Municipio, alle ditte attacchine specializzate nell'affissione abusiva.

Ma non potevate usare le plance comunali nel VOSTRO municipio, prenotando e pagando regolarmente gli spazi all'Ufficio Affissioni, anziché decidere d'imbrattare i contenitori dei vestiti usati in un altro municipio?

No, non potevano, troppo costoso: circa tre euro a manifesto per 10 giorni sulle plance legali, un vero salasso.

Però i soldi per pagare gli attacchini abusivi che incollano i manifesti sui muri, sui cassonetti, sulle recinzioni dei cantieri, ce li hanno eccome!

Soldi pubblici che i cittadini pagano due volte: la prima, quando finanziano, senza volerlo, le campagne abusive dei politici. La seconda, quando pagano gli operatori comunali per staccare quei manifesti abusivi!

Un paradosso inaccettabile in qualsiasi paese civile.

Da noi, solo qui da noi, è la triste normalità.

Guardate come il partito di maggioranza in XV municipio, pubblicizzava, qualche settimana fa, un convegno sul futuro del nostro territorio:


NO COMMENT.

martedì 6 dicembre 2011

Passeggiata antidegrado a Viale Marconi



Qualche giorno fa si è svolta una passeggiata antidegrado a Viale Marconi a cui hanno partecipato alcuni volontari del gruppo storico di Riprendiamoci Roma Blog. La cosiddetta "passeggiata" consiste appunto in un giro del quartiere in cui vengono rimosse le affissioni abusive presenti sui pali e i muri e - quando possibile - cancellate le scritte sui muri con il prodotto antigraffiti. Marconi è un quartiere altamente popolato, uno snodo fondamentale nella viabilità del quadrante sud ovest e soprattutto una delle vie dello shopping più famose di Roma. Per questa sua grande "visibilità", il quartiere è letteralmente invaso dai cartelloni pubblicitari e da qualsiasi tipo di affissione abusiva: foglietti con annunci di lavoro, cartelli vendesi-affittasi, locandine di concerti, volantini politici ma soprattutto, una quantità smisurata di adesivi abusivi che pubblicizzano ditte di traslochi e sgombero cantine, praticamente appiccicati su ogni superficie verticale disponibile. Questi adesivi e tutte le altre affissioni abusive, creano inquinamento visivo, deturpano i muri degli edifici e l'arredo urbano, pubblicizzano attività che fanno uso di lavoro nero e smaltiscono illegalmente i rifiuti. Degrado e illegalità che il nostro movimento combatte da sempre con il volontariato civico dei "cittadini stacchini", rimuovendo queste affissioni che abbrutiscono la città e favoriscono i comportamenti incivili.

Ritornando alla passeggiata antidegrado, siamo partiti da Piazza della Radio e abbiamo rimosso quanti più adesivi dai pali della luce e dai cassonetti. Poi abbiamo bonficato dalle affissioni abusive i contatori Enel-Acea nella discesa che porta al supermercato Maury's, il cancello all'entrata del supermercato Pewex e la scatola di derivazione Telecom lì accanto. Rimossi anche i cartelli affittasi-vendesi e pubblicità varie all'entrata di un garage e sugli sportelli di un "armadietto" dei servizi vicino a Feltrinelli. Infine, abbiamo tolto qualche volantino dai tergicristalli delle macchine sullo spartitraffico (ricordiamo che i volantini sui parabrezza sono vietati da leggi e ordinanze comunali).

Siamo coscienti che le affissioni abusive torneranno presto, anzi avranno già ricominciato a metterle. Per questo, abbiamo deciso che la passeggiata o blitz antidegrado a Viale Marconi diventerà un appuntamento fisso di questo blog, in collaborazione con Riprendiamoci Roma. Inizieremo a creare un nucleo stabile di volontari che rimuoverà una volta a settimana le affissioni abusive nel quartiere, sensibilizzando i cittadini al rispetto dell'ambiente e al decoro.

Se volete partecipare alle prossimime iniziative scrivete a degradomarconi@gmail.com

lunedì 5 dicembre 2011

Lungotevere degli Imbrattatori

Ne avevamo parlato a gennaio su Riprendiamoci Roma.

Scritte sui muri a Lungotevere degli Inventori.

La situazione è la stessa, oggi.



I vandali hanno scritto pure sulle serrande al piano terra.



Non potevano mancare gli adesivi abusivi dei traslocatori...






Pare già di sentire le scuse: "Queste scritte sono belle, artistiche, colorano i muri, abbelliscono i muri bianchi". Ammesso e NON concesso che sia vero, bisogna considerare due cose: i palazzi in oggetto sono stati progettati per essere bianchi. E scrivere sui muri è un REATO. Codice Penale, art. 635, danneggiamento. Poi c'è l'art. 19 di Polizia Urbana ("Tutela di monumenti, edifici e beni pubblici e privati") e l'ordinanza antigraffiti del febbraio 2010.

Chi scrive sui muri senza il permesso, non è un artista né un ribelle, ma soltanto un vandalo.

venerdì 2 dicembre 2011

Parcheggio Lungotevere degli Inventori

Marciapiede utilizzato come parcheggio e la Polizia non dice nulla.

Macchine parcheggiate davanti alle strisce e sul marciapiede a pochi centimetri dal percorso per disabili.


Automobile in marcia, in cerca di un posto sul marciapiede (!), invade il poco spazio rimasto ai pedoni, attentando all'incolumità dei cittadini.

Macchine in fila sul marciapiede.



Passaggio pedonale bloccato da macchine sulle strisce e sul marciapiede.

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Le scritte sui muri completano uno scenario apocalittico da scontro di civiltà. Non si è mai vista in Europa una cosa simile. Un popolo che decide di violare le sue stesse leggi e lo fa nella più completa impunità. Un popolo che tra scegliere se parcheggiare in un garage, spendendo il costo di un cappuccino e cornetto al giorno, o parcheggiare le varie macchine di famiglia sul marciapiede, violando il Codice della Strada, impedendo alle persone di camminare, mettendo in pericolo i suoi stessi familiari, decide per la seconda ipotesi e parcheggia le macchine sul marciapiede. Un Paese che permette che i marciapiedi della sua Capitale siano usati come parcheggio abusivo, senza far intervenire le forze dell'ordine. Una classe politica allo sbando che anziché punire i comportamenti illeciti, sospende lo Stato di Diritto per biechi motivi di consenso elettorale. Un Corpo di Polizia Stradale che abdica al suo ruolo, dimostrandosi completamente INUTILE. Questa è Roma, questo è Marconi, il quartiere in cui viviamo e che soffriamo a veder così ridotto.