giovedì 26 gennaio 2012

Sanatoria dei manifesti abusivi RESPINTA! Ma il Piano Regolatore dei cartelloni non è stato ancora emendato...

Finalmente una buona notizia. Ora i partiti ripaghino i soldi dei cittadini spesi per imbrattare i muri della nostra citta!

La notizia sul Corriere della Sera e sul Messaggero.

Abbiamo recuperato anche un interessante articolo dell'Espresso sul fenomeno delle affissioni politiche abusive. Ironia della sorte, uno dei giornalisti si chiama Bordoni, come il famigerato assessore della Giunta Alemanno, artefice della delibera 37/2009 che ha dato il via alla più terribile invasione di cartelloni abusivi che la città ricordi.

L'assessore Bordoni, dopo aver mostrato la sua inadeguatezza nel fronteggiare l'emergenza causata dal suo stesso provvedimento, ha venduto per mesi un Piano Regolatore degli Impianti che avrebbe dovuto risolvere, di colpo, tutti i problemi.

Peccato che lo stesso Piano sia stato bocciato dall'Agenzia per la Qualità dei Servizi Pubblici del Comune, in piena sintonia con il giudizio altamente negativo espresso dall'Associazione Basta Cartelloni-Francesco Fiori. Dopo essere stata ricevuta dal sindaco, l'associazione ha ottenuto il rinvio del "PRIP" in Commissione Commercio, dove oggi ha provato ad illustrare gli emendamenti che ha presentato mesi fa, senza che venissero esaminati.
Neanche stavolta pare sia andata bene...

Comunque la partita è riaperta, il "PRIP" così com'è non può essere approvato, perché rappresenta il cedimento definitivo alla lobby delle 400 ditte di cartelloni che ha devastato la citta!

mercoledì 25 gennaio 2012

I muri davanti alla sede del XV municipio

Via Portuense 579, Ufficio relazioni con il pubblico del XV Municipio



Dall'altro lato della strada, l'ingresso del parco di Villa Flora.

Tracce di graffiti cancellati, manifesti abusivi del PD del XV municipio e di uno spettacolo teatrale per bambini.

Ecco i manifesti abusivi commissionati dal gruppo consiliare PD del XV municipio. Sotto, l'intestazione del committente.


Lasagna di affissioni abusive PD, IDV, PDL; sopra, manifesti abusivi di uno spettacolo per bambini al teatro della Parrocchia Santa Silvia.

Manifesti abusivi PD, Foro 753, teatro parrocchiale Santa Silvia.

Manifesti abusivi Acqua Bene Comune, PD, Foro 753, consigliere XV municipio Santori; davanti, cartello 1x1,40 con affissione commemorativa abusiva.

Affissioni abusive stratificate; sotto, l'intestazione dei manifesti abusivi del consigliere PDL nel XV Municipio Augusto Santori.


Due paline pubblicitarie ingombrano il marciapiede di Via Portuense.

Affissioni abusive PD su gabbiotto Acea.

Manifesti abusivi PD e Foro 753 sul gabbiotto dell'Acea; dietro, graffiti e tags sui muri di Villa Flora. Annotazione olfattiva: forte olezzo di urina.

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A Roma, i partiti politici (conservatori e progressisti) si comportano esattamente come i graffitari e i centri sociali: imbrattano i muri! In questo caso, i manifesti abusivi del PD (quelli più numerosi), PDL e IDV sono finiti addirittura sui muri di cinta di una Villa del 1800, a pochi passi da una sede istituzionale. In quale altro paese occidentale, sarebbe anche lontanamente immaginabile una cosa simile? Ve lo immaginate il partito socialista francese o quello socialdemocratico tedesco, pagare gli attacchini per invadere d'affissioni abusive i muri di un parco pubblico?

SOLO A ROMA, SOLO IN ITALIA.

E ricordatevi che il 19 febbraio, in Parlamento, i partiti politici - di comune accordo - hanno prorogato la sanatoria dei manifesti abusivi a fine febbraio, in modo che paghino solo 1000 euro di multa per tutte le affissioni abusive in ogni provincia. Speriamo che il presidente Monti e i suoi ministri, si accorgano dell'inganno e blocchino immediatamente questo provvedimento.

martedì 24 gennaio 2012

Il nuovo Ponte sulla Portuense: già imbrattato!

Il Messaggero, 21 agosto 2011:

Quattro anni di lavori, oltre 5 milioni di spesa: via Portuense cambia volto con la conclusione dell'opera di rifacimento del ponte ferroviario. La strada diventerà a quattro corsie e consentirà il transito, in entrambe le direzioni, anche dei mezzi pubblici.

IERI, 23 GENNAIO 2012:






Il Popolo di Roma, RES, Noi Oltre. Tutte sigle riconducibili all'estrema destra. Tre movimenti che ritengono giusto imbrattare i nuovi ponti appena costruiti per diffondere i loro ideali. Pensate se l'avessero fatto durante il Fascismo...

E ad aggiungere altro degrado, ci pensano i soliti graffitari & taggers, a formare il classico binomio scritte politiche-graffiti che ha devastato i muri di questa città.

lunedì 23 gennaio 2012

La vergogna della nostra classe politica I

Ponte Majorana-Portuense, 23 gennaio 2012

Manifesti abusivi PD e Foro 753; scritta inneggiante a militante di estrema destra recentemente arrestato; cartellone 4x3 su marciapiede inferiore a 2 metri; tags e graffiti.

Manifesti abusivi PD, Il Popolo di Roma, Foro 753 e mobilificio L'Occasione (!)

Manifesti abusivi Foro 753, Nicola Zingaretti, movimento RES (notare targhetta "Divieto di affissione art. 663 C.P.")


Manifesti abusivi di Nicola Zingaretti e SEL.

Manifesti abusivi assemblea nazionale Sinistra, Ecologia e Libertà.

Manifesti abusivi PD (assemblea nazionale e gruppo consiliare XV municipio), mobilificio L'Occasione, Foro 753.

Manifesti abusivi e scritta sul muro "Noi Oltre"

Manifesti abusivi PDL "Befana Tricolore"

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Per vedere com'era ridotto lo stesso ponte a giugno 2011, clicca qui.

FINE PRIMA PARTE

venerdì 20 gennaio 2012

Sanatoria dei manifesti abusivi: PROROGATA!

A che serve l'art. 663 del Codice Penale intitolato "Vendita, distribuzione o affissione abusiva di scritti o disegni"?

"Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico vende o distribuisce o mette comunque in circolazione scritti o disegni, senza avere ottenuto l'autorizzazione richiesta dalla legge, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309.
Alla stessa sanzione soggiace chiunque, senza licenza dell'autorità o senza osservarne le prescrizioni, in un luogo pubblico aperto o esposto al pubblico, affigge scritti o disegni...o comunque colloca iscrizioni o disegni."


A che serve l'articolo 635 Codice Penale che recita "Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 309.
La pena è della reclusione da sei mesi a tre anni e si procede d'ufficio, se il fatto è commesso:

[...]

3) su edifici pubblici o destinati a uso pubblico o all'esercizio di un culto, o su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici ovvero su immobili i cui lavori di costruzione, di ristrutturazione, di recupero o di risanamento sono in corso o risultano ultimati (1), o su altre delle cose indicate nel n. 7 dell'articolo 625;"
;
Questo articolo è stato utilizzato dall'assessorato all'ambiente di Roma Capitale per denunciare alla magistratura chi si fa pubblicità con gli adesivi abusiva sui muri e l'arredo urbano. Possibile non vada bene anche per i partiti politici e i loro attacchini?

A CHE SERVONO LE MISURE DI CONTRASTO ALLE AFFISSIONI ABUSIVE SE POI, ALL'INTERNO DEL PARLAMENTO, I PARTITI SI AUTOCONDONANO LE SANZIONI RICEVUTE IN TUTTA ITALIA PER I MANIFESTI SELVAGGI?

Il Messaggero:

"Primo sì alla proroga della sanatoria
sui cartelloni elettorali abusivi


ROMA - Via libera alla proroga al 29 febbraio 2012 della sanatoria sui cartelloni elettorali abusivi. Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno approvato un emendamento al decreto legge Milleproroghe, che prevede lo slittamento alla fine del mese prossimo del condono per le violazioni delle norme sulle affissioni e pubblicità di manifesti politici, attraverso il pagamento di 1.000 euro."

Qui la notizia sugli altri giornali:

-Corriere della Sera

-Il Sole 24 Ore

-Il Fatto Quotidiano

-Comunicato dei Radicali Italiani, unico partito che non fa uso delle affissioni abusive

Lo abbiamo già detto e lo ripeteremo all'infinito:

SOLO A ROMA E IN ITALIA I PARTITI SI FANNO PROPAGANDA CON I MANIFESTI ABUSIVI, PAGATI CON SOLDI PUBBLICI.

SOLO A ROMA E IN ITALIA, NEL 2012, LA MILITANZA POLITICA E' ANCORA FONDATA SULL'ATTACCHINAGGIO DEI MANIFESTI ABUSIVI, UNA PRATICA ORMAI ESTINTA IN QUALSIASI ALTRO PAESE OCCIDENTALE.

Raccogliamo e rilanciamo l'appello dei Radicali Italiani al Presidente della Repubblica Napolitano e al premier Monti: mettano in campo tutta la loro autorità e autorevolezza per bloccare questo scempio bipartisan.

Intanto, per ricordarvi di cosa sono capaci TUTTI i partiti politici - e di conseguenza, con il cattivo esempio, i movimenti estremistici gli vanno dietro - e i loro attacchini, vi consigliamo di buttare uno sguardo al sito "Manifesti Abusivi".

lunedì 16 gennaio 2012

Stop adesivi a Via Oderisi da Gubbio

Riprendiamoci Roma ci gira questa mail inviata dal mitico Fabrizio, romano di Marconi ma residente a Vienna, che ogni volta che si trova nel suo quartiere, non esita a ripulirlo dagli odiosi adesivi abusivi di traslocatori & serrandari appiccicati praticamente ovunque, in special modo sulle porte dei negozi, pali della luce, cassonetti e scatole di derivazione/contatori a muro.

Ciao,

Giusto per non perdere la mano ti invio un po di foto della pulizia fatta in zona Marconi, durante il mio fine settimana romano.
il primo gruppo è a Piazza della Radio. Le ultime 2 foto sono a via Oderisi da Gubbio la mia via che ho adottato.

Per Via Oderisi da Gubbio, A distanza di un mese dopo aver ripulito la via da Grimaldi a Piazza della Radio tre volte, da ottobre ad oggi, noto finalmente che gli attacchini hanno desistito. Non ci sono nuovi adesivi da un mese a questa parte, e quelli che avevo trovato a dicembre l'ultima volta che ero tornato erano già pochissimi.
Questo vuol dire che la tecnica della costanza ripaga (e la teoria delle broken windows anche). Ognuno adotti la sua via e la tenga pulita!

Fabrizio

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Anche noi stacchiamo quanti più adesivi dalle parti di Piazza della Radio e Piazza Fermi, però dobbiamo notare che gli adesivari e i loro miserabili attacchini sottopagati in nero, sono ancora attivissimi nonostante le azioni dei Pics (sollecitate dai blog antidegrado), le denunce alla Procura della Repubblica e le nuove multe dell'ordinanza antiaffissioni. L'ennesima dimostrazione che dietro questo fenomeno si nasconde un racket mafioso che si prende gioco della legge, contando nell'indifferenza al degrado purtroppo diffusissima in questa città. L'unica città, ripetiamolo, dove scrivere sui muri, attaccare un manifesto, un volantino o un adesivo promozionale dove uno meglio crede è considerato un diritto d'informazione, nonostante tutto quanto sopra elencato sia ILLEGALE.

Perché dell'aspetto esteriore dei palazzi, delle strade, degli spazi pubblici, dell'ordine, della pulizia, della bellezza del posto in cui si vive, ai romani - la maggioranza - nun gliene po' fregà di meno. Escono di casa, molti nostri concittadini, con l'idea che la strada sia un luogo di nessuno e se gli fai notare che nel 2012 ci sono tanti altri modi per esprimersi che non scrivere una scempiaggine sul muro, o di farsi pubblicità, senza per questo attaccare un volantino sul muro, loro - i nostri cari concittadini - rispondono "E che fastidio te da? 'O fanno tutti, 'o faccio pure io", nella migliore delle ipotesi. Cioè se non ti minacciano verbalmente o fisicamente, com'è successo anche all'assessore all'ambiente Visconti (oltre che a noi...).

Poi c'è la variante comprensivo-intellettuale, della serie "questo volantino che stiamo attaccando è importante, non è pubblicità" e lo dicono solitamente i militanti di partito (quelli che sono rimasti) o i comitati cittadini, che poi ti rassicurano: "Dopo li togliamo". A volte lo fanno, a volte no. Più volte no.

Rimane l'idea che per lavorare, uno debba attaccare gli annunci sul muro e sui lampioni. Questa idea è così radicata, che i traslocatori & serrandari educano a dovere gli attacchini di adesivi. Qualche settimana fa, ne abbiamo beccato uno che attaccava degli adesivi rossi sugli stipiti dei negozi e dei ristoranti, proprio a Via Grimaldi. In mezzo alla gente, in pieno orario dello shopping, attaccava tranquillamente i suoi adesivi, come nulla fosse. Noi ci siamo avvicinati e, garbatamente, gli abbiamo fatto notare che quello che stava facendo, era vietato e che se i vigili lo coglievano sul fatto, gli avrebbero fatto una multa. Lui, con un sorriso artefatto, ha bofonchiato: "Eh, lo so, ma che faccio, devo lavorare". Al che gli abbiamo detto di cercarsi un altro lavoro e ci siamo allontanati, nella ricerca - vana - di qualche vigile urbano (a Viale Marconi, devastato dalla sosta selvaggia e dal commercio abusivo? Sia mai!).

Probabilmente alcuni di quegli adesivi rossi, li ha staccati Fabrizio da Vienna, ma originario di Marconi. E qualcuno ne abbiamo staccato anche noi.

Ma i traslocatori, serrandari, sgombra cantine, pittori, muratori e ristrutturatori continueranno all'infinito a pagare i poveri cristi per attaccare i loro adesivi pubblicitari, fino a quando vedranno che la gente non si opporrà, staccandoli dai portoni di casa, dalle pareti del proprio palazzo e i negozianti dalle serrande o dagli stipiti delle vetrine.

Guardate questo negozio a Viale Marconi, com'è ridotto.

SOLO A ROMA!

venerdì 13 gennaio 2012

Pulizia delle strade, un confronto Roma-Parigi

Qualche mese fa tutti a chiederci "perché Roma ad ogni acquazzone si allaga?"

Si parlò di "eventi eccezionali" per intensità delle piogge, sempre più frequenti con i cambiamenti climatici degli ultimi anni. Si accusò di obsolescenza la rete fognaria. E poi si arrivò al problema della manutenzione ordinaria e straordinaria di tombini e caditoie. A chi spetta pulirli? Per la maggior parte delle caditoie, la competenza è dei municipi, il Comune si occupa di un 15% di queste, nelle strade a grande viabilità (leggi qui). L'AMA, in ogni caso, è la ditta incaricata della pulizia delle strade e dei tombini.

La domanda sorge spontanea:

COME FANNO A PULIRE I TOMBINI E LE CADITOIE, SE LE MACCHINE CI PARCHEGGIANO SOPRA?

Forse utilizzano le scope ad acqua, i tubi flessibili che spruzzano getti d'acqua sotto le macchine per dirigere all'esterno i rifiuti accumulati a bordo marciapiede. I risultati, comunque, appaiono insufficienti.

Prendiamo ad esempio Via Ascanio Sobrero.







Una striscia continua di monnezza: buste, cartacce, volantini, biglietti dell'Atac e gratta-e-vinci usati, bottigliette e bicchieri di plastica, decine di mozziconi di sigaretta, proprio davanti all'entrata di un bar.

La strada utilizzata come un cestino o un posacenere.

Pur biasimando chi si comporta in maniera incivile, ci chiediamo: quante volte a settimana viene pulita Via Sobrero e le strade limitrofe, ridotte allo stesso modo?

Una volta al giorno, per quanto riguarda lo spazzamento del marciapiede, secondo il sito dell'AMA. Ma la frequenza di lavaggio della sede stradale, non è specificata. Verrebbe da dire una volta al mese.

Comunque, il discorso è più ampio. A Roma i bordi delle strade sono quasi sempre un ricettacolo di sporcizia che finisce inevitabilmente per otturare i chiusini, con gli effetti che ben conosciamo: strade allagate ad ogni pioggerella.

Perché lo stesso non avviene a Parigi?

Su la Repubblica del 24 dicembre, veniamo a sapere che "nella capitale francese, se possiedi un'automobile non puoi mai dormire tranquillo. A giorni fissi sai che la tua macchina dovrà essere parcheggiata lontano da casa per far passare i camioncini della nettezza urbana su tutta la superficie dell'asfalto. La pulizia dei circa 2.400 chilometri di marciapiedi, ai bordi dei quali scorre spesso acqua per facilitare il lavaggio giornaliero, avviene di solito di notte, per non bloccare il traffico."

Avete capito?

A Parigi, un giorno a settimana, devi togliere la macchina dal bordo del marciapiede, per far lavare bene le strade. Pensate se a Roma facessimo la stessa cosa: la gente manifesterebbe contro il Comune che costringe i cittadini a lasciare il posto libero faticosamente guadagnato al ritorno dal lavoro!

A proposito dei mozziconi di sigarette: sempre a Parigi, nei prossimi mesi, sarà vietato gettarli per terra, pena una multa di 35 euro. Un provvedimento da copiare subito qui da noi!

mercoledì 11 gennaio 2012

Togliere i nastri dai pali? Molto difficile...









Piazza Enrico Fermi, 31 dicembre: i nastri che la Polizia Municipale aveva usato otto giorni prima (il 23) per delimitare l'area interessata da una manifestazione, erano ancora legati ai lampioni e agli alberi. Ennesima prova di come la sciatteria imperante in questa città abbia contagiato anche, soprattutto, la Polizia stradale di Roma Capitale. Quella che dovrebbe anche, fra i vari compiti, far rispettare il cosiddetto decoro urbano. Ecco invece l'atteggiamento: lasciamo i nastri attaccati, che non è importante. Ah no? Mai sentito parlare di "esempio"? Se la Polizia è la prima a creare "degrado ambientale" cosa diciamo a quelli che sui pali ci attaccano gli adesivi dei traslocatori e i cartellini "vendesi"? Che non si fa?

Sarà una piccola cosa ma è un inizio: il Comandante dei Vigili mandi una circolare ai gruppi territoriali in cui si dice che una volta cessata l'utilità dei sigilli, questi debbano essere completamente rimossi dai pali, dagli alberi e da qualsiasi oggetto usato come sostegno, senza lasciare avanzi o residui.

Leviamoci questa ennesima, cattiva abitudine.

PS: i nastri, ovviamente, li abbiamo tolti noi.

Sullo stesso argomento, leggete altri due articoli su Riprendiamoci Roma e Roma fa schifo.