lunedì 31 ottobre 2011

Riceviamo e pubblichiamo: Orrore a Via Volpato


28/10/2011 ore 1:30. Complimenti, ama, cittadini ed esercenti.

R.P.


Un'alleanza di ferro tra incivili che permette questo scempio unico in Europa (mai vedrete una strada ridotta in questa maniera a Parigi, Madrid, Berlino, Londra...)

Notare poi che durante il giorno quei cassonetti sono utilizzati come "segna-posto" per gli ultracafoni che parcheggiano in doppia e tripla fila davanti ai negozi e i bar lì vicino. Ma è così difficile spostarli accanto ai marciapiedi?

Questa domanda la faremo direttamente al Muncipio e vi faremo sapere la risposta.

mercoledì 26 ottobre 2011

Non siamo i soli a chiederci perché non multano mai le auto in divieto a Via Cardano

Da "La Mia Roma", Il Messaggero.it:

Aiutate il XV Municipio

Sono un abitante del XV municipio e più precisamente di Via Gerolamo Cardano, stretta tra il mercato rionale, i banchi degli ambulanti che sostano sulla suddetta via e il mercato di Via Enrico Fermi (sempre di ambulanti).

Senza volermi soffermare sugli aspetti igienici e l’immondizia che ci “regalano” quando queste attività chiudono, vorrei sottolineare un aspetto più volte segnalato ai solerti VV.UU. (quando presenti). Tutti gli scivoli (o pseudo tali) adibiti al passaggio dei pedoni, delle mamme con passeggini e dei portatori di handicap, sono perennemente occupati dalle auto in sosta, obbligandoli perciò a passare nella carreggiata stradale dove sfrecciano auto e moto (tra doppie file e soste selvagge di auto,e furgoni vari), con gli immaginabili rischi che ne conseguono.

Ho provato più volte sia io che altri residenti a far presente ai vigili di turno (a volte presenti nel mercato di Via E. Fermi) l’impossibilità e il rischio di camminare in strada, ma alle solite risposte del tipo “non si preoccupi che ci pensiamo noi” non seguono i fatti, difatti le auto restano al loro posto e i disagi continuano.

La prossima volta sarò costretto a prendere le targhe delle auto di servizio e le matricole dei solerti Vigili Urbani e segnalare a “Il Messaggero” (che funziona meglio di mille telefonate al gruppo XV dei VV.UU.), sperando che facciano finalmente autonomamente il loro lavoro e che non siano sempre i cittadini a “pungolarli” (inutilmente peraltro) a fare il lavoro per cui sono stipendiati!

Fabio

Martedì 18 Ottobre 2011 - 19:22 Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Ottobre - 19:39


Degrado Marconi ne ha già parlato qui.

lunedì 24 ottobre 2011

Se questo è l'esempio che l'AMA dà ai cittadini...





...possiamo stare freschi: i cittadini romani rimarranno tra i più incivili d'Europa. Perché quello che dice l'AMA, lasciando sguarniti i punti di raccolta in pieno orario di consegna, è: buttate la monnezza per terra, tanto poi ci pensiamo noi a raccoglierla.

Praticamente quello che pensano già decine (centinaia, migliaia) di romani che ogni giorno lasciano le buste per terra vicino ai cassonetti perché "je pesa" buttarla nei punti mobili di raccolta negli orari stabiliti o perché non gli va di sporcarsi le mani per infilare la busta nell'oblò della carta o della plastica/metallo/vetro.

Bella lezione che dà l'AMA a dei cittadini che avrebbero tanto bisogno di un corso accelerato di educazione civica, a cui invece viene detto di continuare a comportarsi come hanno sempre fatto: lasciare la monnezza dove capita, poi ce penzano gli schiavi dell'AMA a raccoglie tutto.

Guardate le foto scattate a Via Enrico Fermi, sabato mattina. Siamo come a Napoli, solo un pò più organizzati. Se poco s'inceppa il meccanismo, salta un turno di raccolta, cosa che accade molto spesso per quanto riguarda i contenitori della carta e della plastica, la città si riempie di cumuli di spazzatura che tracimano sulle strade e nei marciapiedi e fortunatamente, a differenza di una volta, vengono raccolti in giornata da uno dei tanti furgoni dell'AMA che girano appositamente per raccattare le buste lasciate davanti ai cassonetti.

Ma non basta, ovviamente. Lo spettacolo indecente delle buste per terra, a cui troppa gente in questa città si è abituata, DEVE finire e questo avverrà soltanto quando i turni di raccolta saranno SEMPRE rispettati dall'AMA e la gente comincerà a fidarsi veramente di quest'azienda, non come adesso che c'è un disservizio un giorno sì e uno no.

Tutto parte dalla raccolta differenziata: se chiedi a un cittadino di cambiare abitudini, separare i rifiuti in casa, recarsi ad un orario preciso ai punti mobili di raccolta per consegnare i sacchetti dei rifiuti e poi, malauguratamente, il cittadino una volta arrivato lì, non trova né il furgone né l'operatore dell'AMA ma soltanto una montagna di rifiuti INDIFFERENZIATI ammassati a terra...beh, il messaggio che lanci è: noi (AMA) siamo i primi a non rispettare le regole e non è detto che i rifiuti che hai correttamente separato saranno poi effettivamente differenziati...una conferma del solito vecchio triste luogo comune: "E che te frega della raccolta differenziata, tanto poi buttano tutto insieme!"

VERAMENTE L'AMA CREDE CHE LASCIARE I PUNTI MOBILI SGUARNITI AIUTI I CITTADINI A CAPIRE L'IMPORTANZA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA?

MA COSA PENSERA' UN TURISTA CHE SI TROVA A PASSARE DAVANTI A UNO DI QUESTI CUMULI DI RIFIUTI?

PERCHE' L'AMA NON RISERVA UN'AREA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN OGNI STRADA E QUANDO LO FA LASCIA CHE LE MACCHINE CI PARCHEGGINO IMPUNEMENTE IN DIVIETO DI SOSTA?

Sono domande a cui l'AMA dovrà rispondere con i fatti:

-presidiando sempre i punti di raccolta mobile con almeno un'operatore

-evitando l'accumulo di sacchetti per terra

-delimitando l'area di sosta dei furgoni con segnaletica orizzontale e facendo multare chi vi parcheggia in modo illecito

MA SOPRATTUTTO, VOGLIAMO RICORDARLO, MAI LASCIARE I PUNTI MOBILI DI RACCOLTA SENZA NEMMENO UN OPERATORE!

giovedì 20 ottobre 2011

BREAKING NEWS: OGGI E LUNEDI' SI DISCUTE LA DELIBERA POPOLARE SUI CARTELLONI!

Dal blog del Comitato Promotore:

Forse ci siamo! La Delibera di Iniziativa Popolare che metterebbe fine allo scempio della cartellonistica romana è stata finalmente calendarizzata. E' stata inserita all'ordine del giorno del Consiglio Comunale per oggi, giovedì 20 ottobre, alle ore 15.00 e poi nuovamente lunedì 24 ottobre.

Alla fine quello che è un nostro diritto, il diritto di oltre 10mila cittadini che hanno sottoscritto la Delibera, viene rispettato anche se con un ritardo imperdonabile rispetto ai regolamenti capitolini.
MA LA COSA PIU' GRAVE E' CHE NON SIAMO STATI AVVISATI: il Comitato Promotore, che tra l'altro può e deve svolgere interventi durante la discussione, non è stato avvertito! Abbiamo scoperto della calendarizzazione solo controllando gli ordini del giorno del Consiglio. E' una omissione grave, per la quale domani protesteremo formalmente con la Presidenza dell'Assemblea Capitolina. Questo modo di procedere da parte del Campidoglio puo` compromettere i diritti di partecipazione dei cittadini, laddove invece una discussione aperta e chiara è dovuta ad una città martoriata dall'impiantistica pubblicitaria come nessun'altra nel mondo occidentale.

In Consiglio si confronteranno le diverse posizioni e finalmente potranno venire allo scoperto tutte le contraddizioni del settore delle affissioni pubblicitarie. Finalmente tutti i romani potranno verificare con i loro occhi chi vuole riportare legalità e decoro nella città e chi invece vuole lasciare la situazione come è!

Le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche. E' PER QUESTO CHE INVITIAMO A INTERVENIRE IN MASSA TUTTI I NOSTRI LETTORI E SOSTENITORI. Secondo le nostre informazioni, è probabile che della nostra Delibera Francesco Fiori si discuta la prossima settimana, dovendo prima terminare l'esame del provvedimento sui taxi.
Noi comunque domani ci saremo e chiediamo a tutti di fare uno sforzo: VENITE SIA OGGI ALLE 15.00 E POI TORNATE ANCHE LUNEDI' DELLA PROSSIMA SETTIMANA quando con maggiori possibilità, potremo assistere al vero confronto sul tema che ci sta a cuore.

Passate parola, avvisate amici e parenti. E' un'occasione importante per la città di Roma. E' il momento di una vera chiamata alle armi della partecipazione popolare!

lunedì 17 ottobre 2011

Posso camminare? No, c'è la bancarella.




Dal Regolamento Viario Urbano del Comune di Roma:

Parte III punto 8.1

MARCIAPIEDI E MARCIAPIEDI PROTETTI

[...]
Le occupazioni permanenti di sede stradale (vedi anche Parte VIII) debbono comunque consentire, ai sensi dell'art. 20, c. 3 del D. Lgs. 285/92 NCDS, che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di m. 2,00.

Parte IX punto 20.4

PUNTI DI VENDITA PER IL COMMERCIO AMBULANTE

Le aree destinate al commercio ambulante sono stabilite dalle relative Determinazioni Dirigenziali.
Nelle revisioni periodiche della localizzazione delle aree destinate al commercio ambulante, in attuazione del presente PGTU, si dovrà verificare che gli spazi siano tali da determinare il minore impatto possibile sulla circolazione veicolare (movimenti e soste), nonché tali da garantire la massima fruibilità e sicurezza ai flussi pedonali.

Dal Regolamento delle attività commerciali sulle aree pubbliche (delibera di Consiglio Comunale n. 35/2006)

CAPO II ATTIVITA’ COMMERCIALE SU AREA PUBBLICA FUORI MERCATO

Art. 13 – Commercio su aree pubbliche su posteggi fuori mercato

[...]
Tutti gli operatori commerciali su area pubblica fuori mercato devono rispettare,
oltre alle eventuali discipline speciali stabilite per le differenti tipologie, le seguenti regole generali:

[...]
2. è fatto divieto assoluto di appendere merci od altro agli ombrelloni di copertura od alle tende mantovane o pensiline, ad eccezione dei posteggi ubicati nel raggio di
metri 50 dai mercati giornalieri
;

[...]
I posteggi, salvo la disciplina più restrittiva prevista per siti archeologici e per le aree sottoposte a vincoli monumentali ed ambientali comunque denominati, non possono avere dimensioni superiori a 12 mq.;

Art. 16 – Dimensioni del banco di vendita

Il banco di vendita per le rotazioni del settore merci varie (battitori piazzisti, A, B, Integrativa e C), deve essere di mq. 12. Le suddette dimensioni, che di norma sono metri 4,00 parallelamente al marciapiede e m. 3,00 perpendicolari al marciapiede, dovranno essere modificate in relazione alle caratteristiche dell’area di sosta rispetto alla quale dovrà essere garantita una corsia per il transito pedonale non inferiore a metri 2,00.

giovedì 13 ottobre 2011

CIAO FRANCESCO

Pochi giorni fa ci ha lasciati uno di noi, Francesco Fiori, animatore della rete antidegrado e membro fondatore del Comitato per la Delibera contro Cartellone Selvaggio.

Francesco era una persona stupenda, piena di vita, generosa, con lui abbiamo condiviso tantissimi momenti importanti nella battaglia contro le affissioni abusive e ricorderemo per sempre la sua disponibilità, il senso dell'ironia, la grande capacità di sintesi politica che ci ha aiutato non poco nelle discussioni all'interno del Comitato Promotore. Aveva sempre una parola per tutti, non si tirava mai indietro, nonostante avesse una vita pieni d'impegni, la famiglia che amava tantissimo, il lavoro difficile ma pieno di soddisfazioni all'interno del Pronto Soccorso.

Ricorderemo sempre il periodo della raccolta firme per la delibera popolare, il sabato e la domenica mattina a Villa Pamphili, i ritorni a casa con la musica latino-americana in macchina, le battute, gli scherzi, le cene a Monteverde con il resto del Comitato, a parlare delle prossime, future battaglie.

Quello che è successo è tragico, siamo sconvolti ma promettiamo che ricorderemo Francesco in ogni azione che faremo, con l'unico scopo di rendere la nostra città bella e civile come voleva lui.

Ciao Francesco, sarai sempre nei nostri cuori.

venerdì 7 ottobre 2011

I due marciapiedi del pianto e la Resistenza Civica

Due marciapiedi che in qualsiasi città d'Europa sarebbero tenuti perfettamente, visto che sono frequentati dai bambini e dalle famiglie che li accompagnano a scuola.

Due marciapiedi che invece, a Roma, sono usati come latrina a cielo aperto dai cani degli Incivili, come parcheggio dai cafoni impuniti, come lavagna per i vandali della bomboletta, come bacheca dagli attacchini di adesivi abusivi e così via....

Ultimamente, un sussulto d'orgoglio da parte dell'amministrazione municipale: i due marciapiedi sono stati riasfaltati (prima erano un susseguirsi di buche e avvallamenti) ma per il resto nulla è cambiato.

Sempre cacca e pipì dei cani, scritte sui muri, adesivi attaccati ovunque, automobili di varia cilindrata (non solo SUV) parcheggiate direttamente sul marciapiede, in corrispondenza della rampa del Garage privato.

Stiamo parlando di Via Marcolongo e Via Peano, le due strade che uniscono Via Enrico Fermi a Via Pietro Blaserna.

Via Roberto Marcolongo

Via Giuseppe PeanoUno schifo totale, da sempre. A cui una parte virtuosa della cittadinanza comincia ad opporsi, con metodi che solitamente non approviamo (le affissioni cartacee) ma che stavolta siamo costretti a sottoscrivere, se non altro perché il Municipio, in questo caso, non fa nulla per educare o per multare quelli che si comportano in maniera sbagliata. Allora ci pensano i cittadini, che per una buona volta, ci azzeccano.

Due esempi:

A Via Marcolongo, da qualche mese, c'è di mattina il punto mobile di raccolta dell'AMA, che ritira i rifiuti umidi e quelli non ricilabili. Un furgone parcheggiato vicino ai due cassonetti già presenti per la carta e il multimateriale. Il punto mobile è attivo, per il momento, soltanto la mattina e così, durante il giorno, qualche anziano disabituato e MOLTI burini di ogni età, lasciano le loro buste d'immondizia sotto i cassonetti della differenziata e, ultimamente, sotto un albero lì vicino.

Ebbene, qualcuno si è finalmente ribellato a questo atteggiamento pigro, egoista, incivile e inqualificabile.

Guardate cos'hanno attaccato, con lo scotch trasparente, sul tronco dell'albero usato come cassonetto:


Una spiegazione che, si spera, verrà recepita dai cittadini più indisciplinati (diciamo così) e gli farà capire una volta per tutte che quell'alberello è messo lì per bellezza e non per diventare una discarica.

Un cesso lo è già, visto che sulle radici sono già presenti alcuni "ricordini" di cane che un padroncino buzzurro e incivile ha preferito non raccogliere con le sue manine opportunamente protette da guanti in plastica o meglio con una paletta, come fanno tutti gli abitanti delle "vere" capitali europee, quelle che si rispettano e rispettano gli altri, non deturpando i luoghi pubblici.

Ma pure qui a Marconi, c'è qualcuno che si è stufato ad accompagnare i bimbi facendo lo slalom tra le cacche di cane e fortunatamente si tratta del Comitato di Quartiere. Una lodevole iniziativa è stata quella di affiggere pochi, eleganti volantini ai muri dei balconi al piano terra, ignobilmente circondati da escrementi canini, per ricordare che far fare la pupù al cane senza raccoglierla è un reato vero e proprio.


Che dire, finalmente qualcosa si muove. Una parte dei cittadini si è svegliata, ha capito che quello che c'è fuori di casa non è un luogo abbandonato, dove possiamo dare libero sfogo agli istinti peggiori, ma uno spazio di tutti e per questo da rispettare, non da sporcare.

lunedì 3 ottobre 2011

Una lettera che ci spinge a fare il contrario: combattere il degrado, non arrendersi mai.

Dal forum "Una città, mille domande" su roma.corriere.it


Giancarlo Venerdì, 30 Settembre 2011
Roma sporca

Cari concittadini, caro Conti,
mi arrendo. Mi arrendo alla enorme quantità di cittadini che sporcano la città senza il minimo rispetto per il luogo dove vivono e per se stessi, mi arrendo a tutti quei trasportatori che appiccicano i loro adesivi pubblicitari ovunque sia possibile, ai graffitari che hanno sconciato interi quartieri con le loro sigle da imbecilli, agli automobilisti che telefonano senza auricolare, a quelli che mandano messaggi guidando, ai motociclisti che sorpassano a destra, si infilano tra due auto affiancate a rischio della loro pelle, a tutti coloro che non si fermano per far passare i pedoni sulle strisce,ai vigili che non vedono la mancanza delle cinture di sicurezza, ai commercianti che lanciano le loro cicche sui marciapiede, al pedone che attraversa alla cieca, all'addetto della pubblicità che suona e se non apri ti ci manda, all'addetto del call center che non demorde nemmeno quando gli dici che non cambierai mai gestore telefonico, al servizio della nettezza urbana che ti sveglia tutte le notti tra le due e le tre per lo svuotamento, mortalmente rumoroso , dei cassonetti. Ma non bsta : mi arrendo alla metropolitana troppo afollata, agli ingressi sporchi,ai suonatori dentro ai vagoni,ai giardini secchi perchè mai annaffiati ( eppur a Roma non manca l'acqua )
ai marciapiede dissestati, alle alberature mozzate e lesciate a marcire per anni sui marciapiede,agli zozzoni che scaricano nei cassonetti materiali ingombranti o che li depositano per strada,alla sky line della città resa come un puntaspilli per le infinite antenne televisive singole,ai padelloni del satellitare.
Mi arrendo di fronte alla mia rabbia nel vedere
come in alri paesi tutto sia diverso.
Faccio come tutti o quasi, mi intruppo nella schiera degli umiliati. Non guardo più , non ascolto più, non amo più la mia citta.
Con dolore.

Giancarlo

Paolo Conti Venerdì, 30 Settembre 2011

Caro lettore,
invece io continuo ad amare ostinatamente questa nostra disastrata città. Né penso di arrendermi. Nel momento in cui alziamo tutti le braccia, e ci abbandoniamo al peggio, la sconfitta è certa. La invito a continuare nella sua indignazione civile. Fa bene al cuore e ai nervi.