martedì 22 novembre 2011

Improvvisamente, (ri)cominciano le rimozioni..

Dopo la morte di un giovane albanese e della sua compagna, finiti contro un cartellone abusivamente piazzato sullo spartitraffico di Via Tuscolana;

Dopo che il Prefetto ha intimato la calendarizzazione della delibera popolare sui cartelloni in Consiglio Comunale;

Dopo che la delibera, una volta calendarizzata, è stata più volte rinviata in Consiglio senza essere ancora discussa;

Dopo la manifestazione dei comitati contro cartellone selvaggio;

Dopo l'intervista di Franco Bernabè, presidente della Telecom, in cui diceva che la situazione della cartellonistica romana è la peggiore al mondo;

Dopo un'altra intervista in cui il presidente di IGPDecaux, una delle più grandi aziende del settore publbicità, accusava il Comune di aver condonato gli abusi per "fare cassa";

Dopo che al Comitato promotore della delibera popolare non è stata data l'opportunità di presentare gli emendamenti al nuovo Piano Regolatore degli impianti pubblicitari in via di approvazione;

Ma soprattutto DOPO IL SEQUESTRO DELL'ARCHIVIO DELL'UFFICIO AFFISSIONI AD OPERA DELLA POLIZIA MUNICIPALE,

che succede?

Succede che il Comune avvia l'ennesima campagna di rimozione dei cartelloni abusivi, pardon, AUTORIZZATI DAL COMUNE ma installati contro il Codice della Strada e il Regolamento Comunale Affissioni, delibera 37/2009.

Un pò sospetta la tempistica, vero?

Come se qualcuno volesse oscurare le notizie clamorose e la protesta dei cittadini e degli imprenditori, con delle rimozioni ad uso propagandistico, vero?

Noi abbiamo avuto quest'impressione.

Comunque, le rimozioni sono cominciate da Piazza Meucci e continueranno a Viale Marconi, secondo le dichiarazioni dell'assessore Bordoni. Oggi, da quello che sappiamo, dovrebbero aver tolto altri cartelloni a Lungotevere Pietrapapa. Andremo a verificare.

Intanto, le foto di ieri.

Lo spartitraffico interessato dall'intervento era quello ad angolo con Via della Magliana, ridotto in maniera indecorosa e pericolosissimo per gli automobilisti.


C'era pure un cartellone uguale a quello installato sullo spartitraffico di Via Tuscolana che ha provocato la morte del giovane scooterista.




Qui cominciano le rimozioni




Il cartellone in foto è un impianto di proprietà comunale "SPQR" in gestione a privati (in questo caso, Clear Channel Affitalia)







Rimozione di un "classico" 2X2 ODP del circuito spettacoli












Quando siamo andati via, ci siamo accorti che, tra i vari cartelloni rimasti nella piazza, ce n'erano 2 della Studio Zeta (ditta radiata dall'albo, i cui impianti andranno rimossi completamente), uno della Nuovi Spazi, un altro "SPQR" e uno spartitraffico, all'inizio di Via Oderisi da Gubbio, con 4 cartelloni (3 parapedonali e un 2X2 comunale) in violazione delle distanze minime del Regolamento Affissioni.

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