lunedì 16 gennaio 2012

Stop adesivi a Via Oderisi da Gubbio

Riprendiamoci Roma ci gira questa mail inviata dal mitico Fabrizio, romano di Marconi ma residente a Vienna, che ogni volta che si trova nel suo quartiere, non esita a ripulirlo dagli odiosi adesivi abusivi di traslocatori & serrandari appiccicati praticamente ovunque, in special modo sulle porte dei negozi, pali della luce, cassonetti e scatole di derivazione/contatori a muro.

Ciao,

Giusto per non perdere la mano ti invio un po di foto della pulizia fatta in zona Marconi, durante il mio fine settimana romano.
il primo gruppo è a Piazza della Radio. Le ultime 2 foto sono a via Oderisi da Gubbio la mia via che ho adottato.

Per Via Oderisi da Gubbio, A distanza di un mese dopo aver ripulito la via da Grimaldi a Piazza della Radio tre volte, da ottobre ad oggi, noto finalmente che gli attacchini hanno desistito. Non ci sono nuovi adesivi da un mese a questa parte, e quelli che avevo trovato a dicembre l'ultima volta che ero tornato erano già pochissimi.
Questo vuol dire che la tecnica della costanza ripaga (e la teoria delle broken windows anche). Ognuno adotti la sua via e la tenga pulita!

Fabrizio

-











-

Anche noi stacchiamo quanti più adesivi dalle parti di Piazza della Radio e Piazza Fermi, però dobbiamo notare che gli adesivari e i loro miserabili attacchini sottopagati in nero, sono ancora attivissimi nonostante le azioni dei Pics (sollecitate dai blog antidegrado), le denunce alla Procura della Repubblica e le nuove multe dell'ordinanza antiaffissioni. L'ennesima dimostrazione che dietro questo fenomeno si nasconde un racket mafioso che si prende gioco della legge, contando nell'indifferenza al degrado purtroppo diffusissima in questa città. L'unica città, ripetiamolo, dove scrivere sui muri, attaccare un manifesto, un volantino o un adesivo promozionale dove uno meglio crede è considerato un diritto d'informazione, nonostante tutto quanto sopra elencato sia ILLEGALE.

Perché dell'aspetto esteriore dei palazzi, delle strade, degli spazi pubblici, dell'ordine, della pulizia, della bellezza del posto in cui si vive, ai romani - la maggioranza - nun gliene po' fregà di meno. Escono di casa, molti nostri concittadini, con l'idea che la strada sia un luogo di nessuno e se gli fai notare che nel 2012 ci sono tanti altri modi per esprimersi che non scrivere una scempiaggine sul muro, o di farsi pubblicità, senza per questo attaccare un volantino sul muro, loro - i nostri cari concittadini - rispondono "E che fastidio te da? 'O fanno tutti, 'o faccio pure io", nella migliore delle ipotesi. Cioè se non ti minacciano verbalmente o fisicamente, com'è successo anche all'assessore all'ambiente Visconti (oltre che a noi...).

Poi c'è la variante comprensivo-intellettuale, della serie "questo volantino che stiamo attaccando è importante, non è pubblicità" e lo dicono solitamente i militanti di partito (quelli che sono rimasti) o i comitati cittadini, che poi ti rassicurano: "Dopo li togliamo". A volte lo fanno, a volte no. Più volte no.

Rimane l'idea che per lavorare, uno debba attaccare gli annunci sul muro e sui lampioni. Questa idea è così radicata, che i traslocatori & serrandari educano a dovere gli attacchini di adesivi. Qualche settimana fa, ne abbiamo beccato uno che attaccava degli adesivi rossi sugli stipiti dei negozi e dei ristoranti, proprio a Via Grimaldi. In mezzo alla gente, in pieno orario dello shopping, attaccava tranquillamente i suoi adesivi, come nulla fosse. Noi ci siamo avvicinati e, garbatamente, gli abbiamo fatto notare che quello che stava facendo, era vietato e che se i vigili lo coglievano sul fatto, gli avrebbero fatto una multa. Lui, con un sorriso artefatto, ha bofonchiato: "Eh, lo so, ma che faccio, devo lavorare". Al che gli abbiamo detto di cercarsi un altro lavoro e ci siamo allontanati, nella ricerca - vana - di qualche vigile urbano (a Viale Marconi, devastato dalla sosta selvaggia e dal commercio abusivo? Sia mai!).

Probabilmente alcuni di quegli adesivi rossi, li ha staccati Fabrizio da Vienna, ma originario di Marconi. E qualcuno ne abbiamo staccato anche noi.

Ma i traslocatori, serrandari, sgombra cantine, pittori, muratori e ristrutturatori continueranno all'infinito a pagare i poveri cristi per attaccare i loro adesivi pubblicitari, fino a quando vedranno che la gente non si opporrà, staccandoli dai portoni di casa, dalle pareti del proprio palazzo e i negozianti dalle serrande o dagli stipiti delle vetrine.

Guardate questo negozio a Viale Marconi, com'è ridotto.

SOLO A ROMA!

6 commenti:

  1. Tutto verissimo.
    Pero', perchè cavolo devo sbattermi (come già faccio) per staccare gli adesivi pure dalle serrande dei negozianti, quando dovrebbero loro stessi farlo?
    Non sono forse tenuti alla pulizia del amrciapiede di fronte? Perchè si deve tollerare questa sciatteria?
    Io da chi non ripulisce il proprio ingresso-negozio non compro proprio, così come sto alla larga dai negozainti che si fanno pubblicità sui cartelloni stradali, al 95% contrari al codice della strada.

    RispondiElimina
  2. PS
    Per stronacre il "fenomeno", è necessario che i mandanti vengano multati.
    E lo si può sperare solo se si fanno foto e le si inviano a pics e ufficio affissioni e municipale di zona. Questo almeno un paio di settimane prima di staccarli.

    RispondiElimina
  3. Ma I negozianti hanno un qualch obbligo di tenere pulito ed in ordine l'affaccio esterno del loro negozio. C'è una legge?

    Io non stacco adesivi dalle serrande vere e preprie, anche perchè molto spesso si porta via la vernice.

    Fabrizio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è l'art. 41 del Regolamento Comunale Gestione Rifiuti Urbani, ma riguarda "solo" il mantenimento della pulizia nel marciapiede di fronte all'esercizio commerciale.

      Non si parla, fino ad oggi, dell'obbligo di tenere puliti i muri e le serrande del negozio (e te pareva).

      Elimina
  4. Anche nel quartiere IL MIO QUARTIERE (Monte Mario) e affollato di adesivi di serrandari & traslocatori NON NE POSSO + figuriamoci poi però anche i manifesti abusivi attaccati ai muri.
    Da grande farò lo spazzino . Rimuoverò tutti gli adesivi da ogni parte soprattutto dai miei amici del bar e della frutteria e verdureria.
    Ultima domanda: MA VITERBO,GENOVA,LIVORNO,MILANO,NAPOLI,CATANZARO,REGGIO EMILIA, e un altro esempio internazionale come CHICAGO o TOKYO "E TAPPEZZATA DAGLI ADESIVI ABUSIVI COME QUI A ROMA? SI o NO .
    rispondete ! Solo en Roma !

    RispondiElimina
  5. No non non e possibile xó cazzarola no io al quel negozio di scarpe a via Trionfale non ci vado cioé tu vorresti andare la dove co sono i cazzo di adesivi ?? E merda. RISPONDO E. VACCI TU .

    RispondiElimina