lunedì 4 giugno 2012

Dal vivo è anche peggio: la golena del Tevere

Ai primi del 2000, hanno riqualificato il marciapiede su lungotevere Pietrapapa, convertendolo in pista ciclabile. Quello che rimane intatto è lo schifo che si trova sugli argini del fiume e nella golena, qualora si abbia il coraggio di scendere e inoltrarcisi, come abbiamo fatto noi.

Il cancello su Lungotevere Pietrapapa.


Cancello inespugnabile...

...et voilà, prima cascata di monnezza, lungo il pendio, tanto per capire qual'è il grado di pulizia della golena in quel punto (c'è pure una vasca da bagno!)


Il sentiero verso l'ignoto...

Giù in fondo, le recinzioni che delimitano gli impianti sportivi dell'Olimpic Club. Un anno fa, il Comitato di Quartiere Marconi ha notato strani lavori di sbancamento e costruzioni di cui non si conosce l'utilizzo e per vederci chiaro ha presentato un esposto alle autorità competenti.

Ma torniamo alla discesa verso la golena.

Il percorso è accidentato:

uno dei tanti "regalini" organici disseminati tra le piante...

Ecco la discarica lungo il pendio vista dalla golena.


Il rettangolo asfaltato della golena, ormai sgretolato e invaso dalla vegetazione. Una volta, ci sembra, fosse un campetto di calcio.

Vicino alla "spianata", uno dei tanti giacigli di fortuna di rom e disperati. Materasso abbandonato e rifiuti sparsi tutti attorno.


Avvicinandosi al dislivello che conduce alle sponde del Tevere, notiamo dei passeggini usati come carrello della spesa. Ci sporgiamo e...toh, un accampamento vero e proprio sulle rive del fiume!

Ma non è pericoloso e scarsamente igienico per chi ci vive abusivamente?

Regione Lazio, Municipio XV, Comune di Roma, niente da dire?


Non è che una parte dei "recuperanti" che rovistano dentro ai cassonetti ha trovato casa in questo lato sperduto del Tevere? Crediamo di sì.


I sentieri verdeggianti della golena. Peccato che in mezzo alle piante si nascondano sporcizia e rifiuti di ogni tipo.


Dicevamo rifiuti di ogni tipo. Si va dalle scarpe...

...AI GOMMONI!


Sedimentati nel fango, troviamo pure siringhe e vecchi circuiti integrati.


Qui sopra, uno dei tanti "bagni pubblici" sparsi tra le fronde...

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La domanda sorge spontanea: come fanno le istituzioni preposte alla tutela del bacino del Tevere (cioè la Regione) ad ignorare le condizioni di estremo degrado in cui si trova la golena del fiume, in corrispondenza dei quartieri Magliana e soprattutto Marconi?

Veramente non si è trovato un modo, un progetto che riqualifichi completamente l'area una volta per tutte, rendendola fruibile dai cittadini e quindi più facilmente controllabile, impedendo che diventi un luogo inaccessibile e malfamato?

Ma una politica degna di questo nome, i rappresentanti della Regione Lazio e della Capitale d'Italia, Roma, città millenaria e culla della civiltà occidentale, hanno deciso un bel giorno di 70 anni fa che il Tevere non serviva più a nulla e andava esclusivamente usato come discarica e lasciato nel più completo abbandono?

Perché sono 30 anni, da quando conservo la memoria, che le sponde del fiume di Roma sono ridotte ad un'immensa, putrida GIUNGLA DI RIFIUTI, completamente ignorata dai cittadini che vivono qualche metro più in su.

COSA DOBBIAMO PENSARE DI UN SISTEMA POLITICO E DI UNA CITTADINANZA CHE PER SETTANT'ANNI SI DISINTERESSA COMPLETAMENTE DI UNA ZONA COSI' IMPORTANTE DELLA CITTA', COME LE SPONDE DEL FIUME?

A QUALE CONCLUSIONE DOBBIAMO ARRIVARE QUANDO VEDIAMO CHE IN TUTTE LE GRANDI CITTA' OCCIDENTALI (NEW YORK, PARIGI, LONDRA, BERLINO, VIENNA...) LE RIVE DEI FIUMI CHE SCORRONO ALL'INTERNO DEI CENTRI ABITATI, SONO TENUTE IN MANIERA PERFETTA O QUANTOMENO DECOROSA, MENTRE QUI A ROMA CE NE FREGHIAMO?

FORSE CHE "LORO" - AMERICANI, FRANCESI, TEDESCHI, INGLESI E COSI' VIA - SONO PIU' CIVILI DI NOI?

FORSE CHE NEWYORKESI, PARIGINI, BERLINESI E LONDINESI - PER DIRNE ALCUNI - TENGONO ALLA CITTA' E AI SUOI SPAZI NATURALI, A DIFFERENZA DEI ROMANI?

NOI TENDIAMO A PENSARLA COSI', VISTO IL DEGRADO E L'INDIFFERENZA PER IL BENE PUBBLICO CHE DIMOSTRANO TANTI, TROPPI CONCITTADINI E POLITICI DI QUESTA CITTA'.

MA NON PUO' FINIRE COSI'.

PROVEREMO A CONTATTARE GLI ENTI PREPOSTI ALLA SALVAGUARDIA DEL FIUME, CHIEDENDO LA RIQUALIFICAZIONE DEL TRATTO COMPRESO TRA PONTE MARCONI E PONTE DI FERRO.

CI RIVOLGEREMO A COMITATI E ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, PER STUDIARE UNA PROPOSTA DI RICONVERSIONE CONCRETA E NON VELLEITARIA DELLA GOLENA DEL TEVERE, OFFRENDO L'AIUTO DI CITTADINI E VOLONTARI ANTIDEGRADO.


Il reportage sulle condizioni di Lungotevere Pietrapapa e della golena, continua i prossimi giorni!

3 commenti:

  1. Vivo poco sopra Marconi, passo spesso da lì per andare a lavoro e sono avvilita da tutto quello che mostri. Ma anche dai disperati che rovistano nei cassonetti, dalle auto parcheggiate ovunque, dalla segnaletica orizzontale ormai cancellata, dalle centinaia di affissioni abusive, dai berci sui muri. E parliamo di un quartiere signorile, pieno zeppo di negozi.....come fosse una qualsiasi periferia, e che non meriterebbe comunque di essere trattata in quel modo, perchè proprio in periferia vive la maggior parte delle persone, che contribuisce economicamente in maniera più cospicua. Nessun mini-sindaco è in grado di fare qualcosa per il suo quartiere.

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  2. Potrebbero cominciare, in XV, con l'istituzione di un assessorato/commissione al Decoro Urbano che si occupi di coordinare l'attività di monitoraggio e cura del verde e del territorio, dell'edilizia pubblica e dell'arredo urbano, aprendo un canale diretto con i cittadini per le segnalazioni su affissioni abusive, cartelloni e scritte sui muri.

    E non ci venissero a dire che non è possibile, ché i municipi "non hanno le competenze". Basti vedere cosa è stato fatto in XVIII muncipio con i Decoro Days organizzati dal presidente Giannini insieme ai blog e alle associazioni, o quello che sta facendo Corsetti in centro sulle occupazioni di suolo pubblico.

    Se c'è la volontà politica, si può combattere il degrado anche solo con gli strumenti a disposizione dei municipi. Bisogna volerlo, però.

    In XV municipio, sembra non esserci questa volontà, nella maggioranza come nell'opposizione. Il degrado non rientra nel dibattito in consiglio e nelle commissioni. Quando se ne parla, è per discutere di buche sulle strade o d'illuminazione pubblica.
    MAI UN ACCENNO AI CARTELLONI, ALLE SCRITTE SUI MURI, ALLE AFFISSIONI ABUSIVE, come se questi problemi non esistessero.

    MA DOVE ABITANO?!

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  3. Ma noi teniamo duro e lentamente ripuliremo questa immensa discarica puzzolente da incubo post-atomico che è diventata Roma
    Grazie Les

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