mercoledì 29 agosto 2012

Un evento storico: i volontari puliscono i giardini di Viale Einaudi

Il 27 agosto, un gruppo di studenti americani e volontari del gruppo di Retake Roma (tra cui il sottoscritto gestore del blog) hanno ripulito i giardini di Viale Einaudi, emblema di 40 anni di sciatteria e noncuranza per gli spazi pubblici a Roma. Un evento così merita di essere raccontato anche da un blog di quartiere come il nostro.























I ragazzi con le pettorine blu erano studenti americani, in visita in Italia, che hanno deciso di fare un giorno di "Community Service" per rafforzare le doti di team building e lavorare con i cittadini di un altro paese in un progetto di utilità sociale. Così fanno le università negli Stati Uniti e ci sarebbe da riflettere sul perché la Scuola Italiana non propone attività di questo tipo agli studenti di ogni età.

L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione italo-americana Retake Roma, che da circa due anni è impegnata nella diffusione del volontariato antidegrado nelle scuole, con il supporto dell'AMA che ha fornito gli attrezzi, la supervisione di alcuni operatori e un mezzo per la raccolta dei rifiuti.

Il luogo scelto era certamente simbolico: i giardini di Viale Einaudi collegano la stazione Termini a Piazza della Repubblica, sono attraversati ogni giorno da migliaia di turisti da ogni parte del mondo, si trovano a due passi dalle Terme di Diocleziano, da opere d'arte come la Fontana delle Naiadi e da chiese come Santa Maria degli Angeli. All'interno dei giardini, trova sede l'obelisco commemorativo alle vittime della battaglia di Dogali.

Un posto come i giardini di Viale Einaudi, sarebbe tenuto da conto in ogni paese civile.

A Roma, invece, come tutti sappiamo, quei giardini sono un luogo sporco e malfamato da oltre 40 anni!

Come ciò sia stato possibile, che un'area verde pubblica all'interno del centro storico più importante del mondo, sia stata completamente abbandonata dalle istituzioni e dai cittadini, che poco hanno fatto per chiederne una riqualificazione, ancora ce lo stiamo chiedendo e non riusciamo a trovare una risposta logica e plausibile a questo inqualificabile atteggiamento, che non sia la profonda ignoranza di un popolo e dei suoi politici, che non sanno riconoscersi nei luoghi e nei simboli della propria Nazione.

Per mettere fine a questo incredibile caso d'incuria, quando abbiamo saputo che c'era la possibilità di organizzare la ripulitura di un parco assieme agli studenti americani, la prima scelta è stata quella del giardino di Viale Einaudi. Abbiamo quindi scritto all'AMA per chiederne l'aiuto e la supervisione: la richiesta ci è stata accordata con grande disponibilità dal Nucleo Decoro Urbano.

Abbiamo infine pulito il giardino con scope e rastrelli, raccolto decine di bottiglie di vetro, lattine, cartacce, mozziconi di sigaretta e rifiuti di ogni tipo lasciati dai senza tetto che abitualmente bivaccano all'interno del parco. Un applauso va fatto innanzitutto ai 25 ragazzi della Kellogg Business University, che appena arrivati da Chicago, si sono impegnati in questa iniziativa con grande entusiasmo e sono loro che hanno fatto il 99% del lavoro, complimenti! Poi vanno ringraziate le coordinatrici di Retake Roma, Lori e Rebecca, per la costanza e l'impegno nel sensibilizzare i più giovani al rispetto della nostra città. Menzione speciale anche per AMA Decoro Urbano e l'aiuto che dà in queste manifestazioni.

Adesso però non ci fermeremo a questa pulizia che purtroppo non durerà molto, visto che i bivacchi sono già ricominciati e le serrande dei fatiscenti chioschi di libri sono piene di graffiti. La prossima cosa che faremo sarà concordare con i proprietari dei chioschi la riverniciatura delle serrande, poi continueremo a chiedere, come abbiamo già fatto, la riqualificazione complessiva e definitiva del parco, ad opera del Comune di Roma. I giardini di Viale Einaudi diventeranno un simbolo di come i luoghi degradati possono tornare ad essere spazi pubblici condivisi e rispettati dai cittadini.

PS: alla pulizia era presente il presidente dell'AMA Piergiorgio Benvenuti, al quale abbiamo accennato l'intenzione di organizzare un "Decoro Day" al quartiere Marconi e siamo fiduciosi che l'idea si possa concretizzare presto.

3 commenti:

  1. Bravissimi!
    Cercherò di esserci anche io la prossima volta.
    Diffondiamo queste buone pratiche in tutta Roma!
    Giustissima l'idea di coinvolgere gli studenti italiani.

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  2. Les, complimenti davvero per il tuo impegno.
    La speranza a Roma non è morta, continua così!
    Cresce il fronte anti-degrado.

    Mc Daemon

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  3. Bravi, mi sarebbe piaciuto essere con voi ! E' importante che queste iniziative abbiano la massima visibilità; non risolvono il problema, ma fanno capire ai romani che C'E' un problema (i ragazzi americani che sono venuti lo sanno benissimo !)

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