venerdì 26 agosto 2011

Ecco i muri puliti dall'AMA


Stamattina presto abbiamo fatto il sopralluogo per vedere come hanno ripulito i muri le squadre dell'AMA e soprattutto le strade interessate dall'intevento.

Com'era stato annunciato ieri dal Tgr e dalle agenzie stampa, la rimozione dei graffiti e altre scritte vandaliche ha riguardato solo Viale Marconi e i muri che vi si affacciano. Questo vuol dire che, purtroppo, il resto del quartiere Marconi, per il momento, non è interessato dalla pulitura dei muri dalle scritte vandaliche e ce le dovremo tenere ancora per un altro pò (d'altronde, si sono accumulate negli anni).

Primo punto: l'estensione dell'intervento di pulizia. Dall'incrocio Via Gherardi - Via Roiti a quello con Piazza della Radio, tutti i muri sono stati ripuliti.

Secondo punto (il più importante): la qualità dell'intervento. Buona, in alcuni tratti addirittura molto buona e ottima! Questa è la migliore notizia che potevamo avere. Perché da quando sono cominciate le operazioni di pulitura dei muri, a novembre 2010, lo standard è stato sempre medio basso, con l'eccezione del centro storico, quello ripulito veramente bene. Invece il resto della città è stato interessato da interventi alla meno peggio, basati più sulla quantità che sulla qualità, in molti casi davvero pessima e inaccettabile. Basta farsi un giro a Viale Trastevere (palazzo delegazione ACI), all'inizio di Circonvallazione Gianicolense (dopo il Teatro Verde, muri puliti fino a due metri, poi sopra le tags ancora lì) e in tante altre zona della città (qui un esempio all'Appio Latino).

A Viale Marconi è andata decisamente bene. La rimozione dei graffiti è stata fatta in maniera professionale ed accurata, usando la vernice giusta sui muri intonacati e, soprattutto, usando la idropulitrice sui muri in travertino e marmo che sono porosi e assorbono la vernice degli spray al loro interno. Questi materiali non sono come il normale muro in intonaco che può essere pulito anche solo coprendo le scritte con la vernice dello stesso colore. Il marmo e travertino sono materiali di eccellenza, dal grande valore estetico e di ampia diffusione nell'edilizia pubblica romana, ma sono anche molto delicati e facilmente deteriorabili dalle scritte dei vandali. Una volta imbrattati, i lastroni in marmo e travertino alla base di molti palazzi romani non possono essere puliti semplicemente ricoprendo le scritte con la vernice. Devono invece essere puliti in profondità con getti d'acqua a pressione o in alternativa di sabbia e granuli di solventi chimici. Non è ammissibile nascondere le scritte sul marmo/travertino con strati di vernice che ne rovinano totalmente le proprietà fisiche ed estetiche. Questo lo ricordiamo sempre.

Comunque, dicevamo, i muri di Viale Marconi sono stati puliti rispettando, nella maggior parte dei casi, le caratteristiche del materiale e la tonalità cromatica precedente. Buoni lavori sul tratto che interseca Via Roiti e Via Enriques e su quello, in entrambi i lati, che va da Piazza Enrico Fermi all'incrocio con Via Einstein e Via Borghesano Lucchese (qui le scritte nelle due traverse sono ancora presenti e la differenza si nota).

A Via Dal Pozzo risultati misti: buona la stesa di vernice della stessa tonalità ma graffiti ancora visibili sotto al sole. Girato l'angolo, il famoso tratto che va dal chiosco al centro analisi, muro bianco ambitissimo dai writers e da tutti quelli che non riescono a vivere senza scrivere/attaccare poster sui muri. Adesso è pulito, speriamo rimanga così a lungo.

Il piatto forte: la nuova palazzina che fa parte del complesso edilizio che unisce Viale Marconi a Via Oderisi da Gubbio, quella davanti al famigerato, enigmatico Centro Commerciale Marconi . Appena inaugurata, la palazzina è stata imbrattata dai writers e così è rimasta fino a ieri. Ora è stata ripulita, in maniera eccellente. Gli inquilini si diano una svegliata, se non vogliono che ritorni lo schifo che era prima.

Arredo urbano: ieri sono stati riverniciati anche i cestini in ghisa (ma non era meglio pulirli con l'antigraffiti?) e le centraline dei semafori/Acea/Enel, non prima di avere tolto gli adesivi dei traslocatori e serrandisti, come facciamo noi nei blitz antidegrado.

In conclusione, possiamo dire che Viale Marconi ha riacquistato un aspetto decente, europeo, occidentale (se non fosse per i cartelloni e la sosta selvaggia...). In attesa che anche il resto del quartiere venga ripulito, saremo noi a sorvegliare affinché il degrado non torni e le scritte vandaliche - qualora ricomparissero - siano di nuovo cancellate.

PS: All'angolo con Via Enriques abbiamo avvistato un cartello pubblicitario 1x1 in prossimità delle strisce pedonali. Lì non può stare (distanza minima 15 metri, delibera comunale 37/2009). Ne deriva che segnaleremo l'impianto alla Polizia Municipale del gruppo XV.

2 commenti:

  1. Finalmente una buona notizia. Dobbiamo dire bravo a Visconti che ha ideato e portato avanti questa battaglia. Adesso - per non sprecare il lavoro - occorre vigilare sui muri ripuliti ma soprattutto occorre un segnale dal Comune. Mano dura contro i writers!!! Nessuna comprensione! Visconti, mi raccomando, non lasciarti intortare dagli altri esponenti della giunta: tolleranza zero!
    Filippo

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  2. La tolleranza zero si completa quando c'è un database delle firme ("tags") per rintracciare i singoli writer, come hanno fatto negli Stati Uniti, sennò è molto difficile che possano risalire agli imbrattatori seriali.

    Comunque un'altra cosa da fare c'è: STENDERE IL PROTETTIVO ANTIGRAFFITI SULLE SUPERFICI APPENA RIPULITE, cosa che ancora l'AMA NON FA, inspiegabilmente.

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