Arriviamo alla metà degli anni 2000.
La giunta Veltroni autorizza l'insediamento di un secondo mercato all'aperto di postazioni fisse e a rotazione. Comincia l'Invasione. Da quel momento, le bancarelle hanno preso ad occupare sempre più spazio, fino ad impossessarsi dei marciapiedi all'angolo tra Piazza Fermi e Via Cardano.




Non sappiamo se anche gli itineranti giunti a Marconi operino con licenze di altri Comuni attorno a Roma, quello che vediamo è che insieme a loro, sono arrivati in contemporanea una marea di venditori abusivi con teli e scatole di cartone appoggiate a terra. Li vediamo in queste settimane lungo Viale Marconi, soprattutto nel marciapiede accanto a Feltrinelli e Deutsche Bank. In fila, vicino agli inutili vasoni e alle panchine.



Lo spazio per il commercio su strada, ci pare che il quartiere Marconi lo abbia già dato. E crediamo pure ci sia bisogno di nuove regole per l'omologazione dei banchi e il miglioramento estetico delle loro strutture.
Non è possibile che nel 2012 le bancarelle romane siano di gran lunga le più brutte d'Europa. Visto che abbiamo la tradizione del commercio su strada (i mercatini e banchetti nelle altre città d'Europa sono 10 volte meno), obblighiamo almeno le bancarelle ad avere un aspetto gradevole.
Le cronache quotidiane ci riportano una città invasa dai mercatini, dalle bancarelle, dai camion bar. Dal centro alla periferia. Davanti agli ospedali, alle uscite della metro, sulle banchine degli autobus.
Crediamo sia il momento di mettere un freno alla concessione-autorizzazione di postazioni commerciali, rendendo più moderne e commercialmente pregevoli quelle che ci sono.
Niente in contrario ai banchetti su strada, purché siano di meno, gradevoli e non invasivi. Le ultime due qualità ci pare scarseggino nel panorama del commercio ambulante romano, senza offesa...
AGGIORNAMENTO: un'intelligente proposta di riordino per le bancarelle del centro la propone il blog Malaroma.