mercoledì 22 febbraio 2012

L'Ama continua a dare il cattivo esempio

Lo avevamo detto mesi fa: se l'AMA non presidia i punti raccolta differenziata con almeno un operatore, quando il furgone si allontana per svuotare il carico; se permette che le buste si accumulino a terra e che le macchine parcheggino in divieto nell'area riservata ai mezzi di raccolta; se lascia quindi che i punti mobili rimangano sguarniti per diversi minuti, senza controllare che la consegna dei rifiuti avvenga in maniera ordinata, possiamo arrenderci ad avere strade piene di sacchetti abbandonati. La gente capisce che l'AMA è la prima a non credere a questa nuova forma di raccolta, sa che non c'è sanzione per chi non la rispetta e allora decide di comportarsi come viene, spesso in maniera incivile: butta i sacchetti per terra, vicino ai cassonetti o ai punti di raccolta, fuori orario di consegna, contribuendo alla formazione di vere e proprie discariche a cielo aperto.

L'AMA lo avrà capito, secondo voi?

Certo che NO!

Questa la situazione ad ottobre.

Qui sotto, le foto scattate ieri nello stesso punto, a Via Enrico Fermi.


Ore 11.15, durante il turno di raccolta, mancava il furgone dell'indifferenziata e non c'era nessun operatore. Solo un bidone dell'umido sbilenco (aveva una ruota rotta) a cui la gente appendeva pure le buste di materiale non riciclabile. Nella zona riservata al punto mobile AMA, un SUV parcheggiato in divieto, senza multa. E questa è una condizione quotidiana in molti punti mobili di raccolta nel quartiere Marconi. Di cosa ci stupiamo se la gente non rispetta gli orari e persevera nelle sue cattive abitudini, se l'AMA stessa dà il cattivo esempio, non garantendo il servizio negli orari stabiliti?

Discarica Via Einstein

Ieri è comparsa su Repubblica la segnalazione di una cittadina che denuncia un classico delle discariche improvvisate comparse nell'ultimo anno e mezzo, da quando è entrata in vigore la nuova raccolta differenziata: Via Einstein.

In realtà, i rifiuti - umido e indifferenziata raccolti separatamente - devono essere consegnati la mattina ai Punti Mobili Ama in orari che variano dalle 6.30 a mezzogiorno. Ma vuoi la difficoltà di consegna per chi va presto al lavoro, per chi è troppo anziano, per chi è disabituato e non vuole imparare, sta di fatto che la gente ha preso, in tipico stile italiano anzi romano-meridionale, a lasciare le buste sullo spartitraffico di Via Einstein a tutte le ore del giorno, specie di notte.

Una roba indecente e ingiustificabile. In qualunque città europea, se ci fossero dei problemi con la nuova raccolta differenziata, la gente si coalizzerebbe per chiedere miglioramenti e comunque non lascerebbe MAI le buste per terra. Qui a Roma, invece, la gente se ne frega, non s'impegna, se mai delega a qualche comitato, ma poi si comporta come vediamo: lascia la monnezza sotto casa, umido e non riclabile insieme, poi chi s'è visto s'è visto. La mattina gli operatori al punto mobile tirano a indovinare su quali rifiuti contengano le buste e le dividono alla benemeglio. Ma pure il pomeriggio, i furgoni che passano a ritirare i sacchi abbandonati sulle strade, spesso trovano ammonticchiate già varie buste di rifiuti all'incrocio di Via Einstein con Viale Marconi. Questa situazione andrà avanti all'infinito? Quale può essere una soluzione fattibile? Un'idea cell'abbiamo. Aumentare i turni di raccolta, come avviene a Prati e nel XVII municipio. Lì hanno un turno alla mattina e uno alla sera, con lo stesso metodo di raccolta in vigore a Marconi e nel XV municipio. Perché a Prati sì e Marconi no? Perché loro hanno i locali e i ristoranti? E che, qui non ci sono?! Abbiamo anche una densità abitativa maggiore, oltre a un'offerta commerciale uguale o superiore a quella di Prati. Ma da loro, c'è la raccolta notturna, da noi no. Abbiamo il sospetto che sia per non far vedere gli stessi spettacoli d'inciviltà (dei cittadini) e inefficienza (dell'AMA) che si vedono qui a Marconi, ai turisti che visitano San Pietro e dintorni. Insomma una questione d'immagine. Allora i turisti che sempre più numerosi alloggiano nei bed&breakfast e all'hotel h10, possono tranquillamente vedere i cumuli di spazzatura, i cassonetti traboccanti (a proposito, che succede con la raccolta della carta negli ultimi giorni?) e portare questo ricordo, magari immortalato in una fotografia, a casa? Senza contare che i romani, cittadini e AMA, devono essere i primi a voler vivere in un luogo pulito e decoroso. Ma non sembra che ci sia questa volontà comune. Allora viviamo come gli incivili, come il popolo più arretrato d'Europa, fino a quando l'AMA non diverrà un'azienda seria ed efficiente, in grado d'imporre ai cittadini, con la forza dell'autorevolezza, pesanti multe a chi si comporta come a Via Einstein.

sabato 11 febbraio 2012

Manifesti abusivi e autorizzati: come riconoscerli?

Qui si denuncia spesso la piaga dei manifesti politici abusivi, uno scandalo unico nel suo genere nell'Europa del 2012. Solo in Italia e Roma in particolare, i partiti si fanno propaganda affiggendo manifesti abusivi sui muri dei palazzi, sotto i ponti, sui cantieri pubblici, sui manufatti di arredo urbano e via dicendo.

In realtà esistono degli spazi appositamente riservati alle comunicazioni di tipo istituzionale, politico e sindacale: sono le plance comunuali per pubbliche affissioni, quelle cornici in metallo che vedete spesso nelle piazze e nei lungotevere, con lo stemma capitolino e la scritta "SPQR" in alto.

Questi sono i due progetti tipo che stanno gradualmente sostituendo le vecchie plance ormai obsolete e fatiscenti.

I manifesti, per essere legali, devono essere affissi esclusivamente su queste plance, da personale del Comune, previo pagamento di una tassa pubblicitaria.

Una volta pagato il "diritto di affissione", sui manifesti viene apposto un timbro del Comune che riporta la data d'inizio e fine affissione, cioè per quanto tempo il manifesto potrà rimanere affisso su quella plancia.

Ma nel nostro quartiere, sono presenti le plance che permettono ai partiti, se lo vogliono, di affiggere legalmente i propri manifesti?

La risposta è sì, le plance per pubbliche affissioni a Marconi ci stanno ma sono... irregolari!

La maggior parte delle plance comunali, a Marconi, sono del vecchio modello, cornici arrugginite, in pessimo stato di manutenzione, storte, pericolose. Nella quasi totalità dei casi, queste plance sono prive di qualsiasi elemento identificativo che ne dimostri la proprietà del Comune. In più, le plance nel quartiere Marconi sono posizionate essenzialmente sullo spartitraffico centrale, dove i cartelloni di qualsiasi tipo sono vietati quando la misura della banchina è inferiore ai 4 metri.

Comunque, andiamo a vedere come si presentavano tre plance comunali sullo spartitraffico di Viale Marconi, il 7 febbraio.

Piazza Enrico Fermi ad angolo con Via Grimaldi:



Impianto per pubbliche affissioni fatiscente, occupato dai manifesti abusivi de "La Destra" (per terra, uno strato di manifesti abbandonato).

Viale Marconi altezza fermata bus "Fermi":



anche qui, manifesti abusivi de "La Destra" (senza timbro del Comune)

Viale Marconi ad angolo con Via Dal Pozzo:

Da un lato, manifesti abusivi de "La Destra".


Nell'altro lato, sorpresa: MANIFESTI AUTORIZZATI DEL PD!!!! Incredibile ma vero, era da tempo che non vedevamo i manifesti di un partito legalmente affissi a una plancia comunale!




La regolarità dei manifesti è contrassegnata dal timbro nella parte superiore che ne indica il periodo di affissione (in questo caso, dal 4 al 13 febbraio).

Nota stonata, per terra il solito involucro di manifesti abusivi macerati dalle precipitazioni.

Sempre in zona, lungo Viale Marconi, due contenitori per vestiti usati sono stati ricoperti dai manifesti abusivi del consigliere PDL al XV Municipio Augusto Santori.



Nei manifesti, il consigliere Santori se la prende con il presidente di Municipio, Gianni Paris, colpevole di aver partecipato a pochissime riunioni consiliari dal 2008 ad oggi. Giusto criticare. Ma è possibile che per comunicare questo fatto e mettere in guardia i cittadini-elettori, Santori abbia deciso di affidare questa campagna a una ditta che fa uso delle affissioni selvagge? E per fortuna che in fondo al manifesto c'è scritto il motto "Diamo valore al merito". Sì, il merito d'imbrattare!

Ma Santori non è l'unico a essere caduto, speriamo inconsapevolmente, nella trappola o nel vizio di attaccare i manifesti anche sui cassonetti.

C'è anche Sinistra Ecologia e Libertà con il suo congresso e il gruppo consiliare PD al XV municipio.


Come sempre, ci auguriamo che TUTTI I PARTITI la smettano di affidarsi alle affissioni abusive e decidano di usare soltanto le plance legali del Comune, pagando la tassa di affissione, ovvio.

E se le plance sono poche e malridotte, si proponga uno scambio al Comune: la diminuzione del 50% dei cartelloni pubblicitari da sostituire in parte con le nuove plance comunali, da installare in maniera compatibile al codice della strada e rispettando il decoro urbano.

Che ne dite? Ci guadagneremmo tutti: noi cittadini che potremmo leggere i vostri messaggi e progetti politici, senza per questo vedere deturpata la nostra città; il Comune che incasserebbe finalmente la tassa di affissione che oggi tutti evadono; i partiti politici, che avrebbero più spazi per comunicare le proprie idee e progetti in maniera civile.

Pensateci.

venerdì 10 febbraio 2012

I ponti sulla Portuense - Aggiornamento

Il 23 e 24 gennaio abbiamo dedicato due articoli ai ponti che attraversano la Portuense, in particolare quello a Via Quirino Majorana e l'altro, il sovrappasso ferroviario della Roma-Fiumicino, da poco riaperto al traffico.

In entrambi i casi, le pareti interne ed esterne risultavano coperte dai manifesti abusivi e dalle scritte vandaliche.

Il 29 gennaio abbiamo spedito un messaggio e-mail al nucleo decoro della Polizia Locale (PICS) per denunciare la situazione e chiedere la rimozione dei manifesti, la sanzione dei loro committenti e la cancellazione delle scritte.

Due giorni fa, l'8 febbraio, siamo passati a controllare qual'era lo stato dei due ponti e vedere se qualcosa era stato fatto per pulirli o, al contrario, si erano aggiunte altre affissioni e scritte abusive.

Questo il resoconto dei sopralluoghi.

Ponte Majorana-Portuense:

-manifesti e scritte parzialmente rimossi dai muri esterni del Ponte.


Notare l'iscrizione risalente al 1960 tornata alla luce dopo la rimozione di alcuni manifesti.

-la maggior parte dei manifesti rimossi nella parte più bassa dei muri, quelli più in alto sono rimasti.



Purtroppo, una striscia di nuovi manifesti abusivi del PD è comparsa dove quelli vecchi, sempre dello stesso partito, erano stati rimossi (lasciati al loro posto anche quelli del Foro 753 e "Noi Oltre").




Morale: un intervento sbrigativo per sgrossare la quantità di manifesti e scritte, con la consapevolezza che una pulizia più approfondita non potrebbe resistere per molto tempo.

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Ponte ferroviario Portuense:

I muri accanto al passaggio pedonale sono stati ripuliti dalle scritte politiche e dai graffiti. Quelli dall'altro lato, invece, sono ancora ricoperti dagli striscioni e manifesti del Popolo di Roma e RES.



Probabilmente la pulitura dei ponti è avvenuta di giorno e l'AMA non ha chiesto il permesso per occupare la carreggiata sotto al ponte ferroviario.

Morale: se veramente il Comune di Roma tiene alla pulizia dei ponti, dovrebbe chiedere aiuto agli enti responsabili di alcune strutture come Rete Ferroviaria Italiana e comunque adottare sanzioni economiche più incisive nei confronti di chi affigge abusivamente manifesti commericali o politici.

domenica 5 febbraio 2012

La più intensa nevicata da 27 anni a questa parte? Quale occasione migliore per abbandonare la monnezza in strada...

Sabato mattina, Via Enrico Fermi


Sabato pomeriggio, Via Blaserna



TENERE IL SACCHETTO DEI RIFIUTI UN GIORNO IN BALCONE, VISTA L'EMERGENZA?

"MADDECHE', BUTTAMOLO SOTTO L'ALBERO, AHO'!"

PS: LO STEREO VECCHIO SOTTO AR CASSONETTO.