Lo avevamo detto mesi fa: se l'AMA non presidia i punti raccolta differenziata con almeno un operatore, quando il furgone si allontana per svuotare il carico; se permette che le buste si accumulino a terra e che le macchine parcheggino in divieto nell'area riservata ai mezzi di raccolta; se lascia quindi che i punti mobili rimangano sguarniti per diversi minuti, senza controllare che la consegna dei rifiuti avvenga in maniera ordinata, possiamo arrenderci ad avere strade piene di sacchetti abbandonati. La gente capisce che l'AMA è la prima a non credere a questa nuova forma di raccolta, sa che non c'è sanzione per chi non la rispetta e allora decide di comportarsi come viene, spesso in maniera incivile: butta i sacchetti per terra, vicino ai cassonetti o ai punti di raccolta, fuori orario di consegna, contribuendo alla formazione di vere e proprie discariche a cielo aperto.
L'AMA lo avrà capito, secondo voi?
Certo che NO!
Questa la situazione ad ottobre.
Qui sotto, le foto scattate ieri nello stesso punto, a Via Enrico Fermi.
Ore 11.15, durante il turno di raccolta, mancava il furgone dell'indifferenziata e non c'era nessun operatore. Solo un bidone dell'umido sbilenco (aveva una ruota rotta) a cui la gente appendeva pure le buste di materiale non riciclabile. Nella zona riservata al punto mobile AMA, un SUV parcheggiato in divieto, senza multa. E questa è una condizione quotidiana in molti punti mobili di raccolta nel quartiere Marconi. Di cosa ci stupiamo se la gente non rispetta gli orari e persevera nelle sue cattive abitudini, se l'AMA stessa dà il cattivo esempio, non garantendo il servizio negli orari stabiliti?
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