Qui si denuncia spesso la piaga dei manifesti politici abusivi, uno scandalo unico nel suo genere nell'Europa del 2012. Solo in Italia e Roma in particolare, i partiti si fanno propaganda affiggendo manifesti abusivi sui muri dei palazzi, sotto i ponti, sui cantieri pubblici, sui manufatti di arredo urbano e via dicendo.
In realtà esistono degli spazi appositamente riservati alle comunicazioni di tipo istituzionale, politico e sindacale: sono le plance comunuali per pubbliche affissioni, quelle cornici in metallo che vedete spesso nelle piazze e nei lungotevere, con lo stemma capitolino e la scritta "SPQR" in alto.
Questi sono i due progetti tipo che stanno gradualmente sostituendo le vecchie plance ormai obsolete e fatiscenti.
I manifesti, per essere legali, devono essere affissi esclusivamente su queste plance, da personale del Comune, previo pagamento di una tassa pubblicitaria.
Una volta pagato il "diritto di affissione", sui manifesti viene apposto un timbro del Comune che riporta la data d'inizio e fine affissione, cioè per quanto tempo il manifesto potrà rimanere affisso su quella plancia.
Ma nel nostro quartiere, sono presenti le plance che permettono ai partiti, se lo vogliono, di affiggere legalmente i propri manifesti?
La risposta è sì, le plance per pubbliche affissioni a Marconi ci stanno ma sono... irregolari!
La maggior parte delle plance comunali, a Marconi, sono del vecchio modello, cornici arrugginite, in pessimo stato di manutenzione, storte, pericolose. Nella quasi totalità dei casi, queste plance sono prive di qualsiasi elemento identificativo che ne dimostri la proprietà del Comune. In più, le plance nel quartiere Marconi sono posizionate essenzialmente sullo spartitraffico centrale, dove i cartelloni di qualsiasi tipo sono vietati quando la misura della banchina è inferiore ai 4 metri.
Comunque, andiamo a vedere come si presentavano tre plance comunali sullo spartitraffico di Viale Marconi, il 7 febbraio.
Piazza Enrico Fermi ad angolo con Via Grimaldi:
Impianto per pubbliche affissioni fatiscente, occupato dai manifesti abusivi de "La Destra" (per terra, uno strato di manifesti abbandonato).
Viale Marconi altezza fermata bus "Fermi":
anche qui, manifesti abusivi de "La Destra" (senza timbro del Comune)
Viale Marconi ad angolo con Via Dal Pozzo:
Da un lato, manifesti abusivi de "La Destra".
Nell'altro lato, sorpresa: MANIFESTI AUTORIZZATI DEL PD!!!! Incredibile ma vero, era da tempo che non vedevamo i manifesti di un partito legalmente affissi a una plancia comunale!
La regolarità dei manifesti è contrassegnata dal timbro nella parte superiore che ne indica il periodo di affissione (in questo caso, dal 4 al 13 febbraio).
Nota stonata, per terra il solito involucro di manifesti abusivi macerati dalle precipitazioni.
Sempre in zona, lungo Viale Marconi, due contenitori per vestiti usati sono stati ricoperti dai manifesti abusivi del consigliere PDL al XV Municipio Augusto Santori.
Nei manifesti, il consigliere Santori se la prende con il presidente di Municipio, Gianni Paris, colpevole di aver partecipato a pochissime riunioni consiliari dal 2008 ad oggi. Giusto criticare. Ma è possibile che per comunicare questo fatto e mettere in guardia i cittadini-elettori, Santori abbia deciso di affidare questa campagna a una ditta che fa uso delle affissioni selvagge? E per fortuna che in fondo al manifesto c'è scritto il motto "Diamo valore al merito". Sì, il merito d'imbrattare!
Ma Santori non è l'unico a essere caduto, speriamo inconsapevolmente, nella trappola o nel vizio di attaccare i manifesti anche sui cassonetti.
C'è anche Sinistra Ecologia e Libertà con il suo congresso e il gruppo consiliare PD al XV municipio.
Come sempre, ci auguriamo che TUTTI I PARTITI la smettano di affidarsi alle affissioni abusive e decidano di usare soltanto le plance legali del Comune, pagando la tassa di affissione, ovvio.
E se le plance sono poche e malridotte, si proponga uno scambio al Comune: la diminuzione del 50% dei cartelloni pubblicitari da sostituire in parte con le nuove plance comunali, da installare in maniera compatibile al codice della strada e rispettando il decoro urbano.
Che ne dite? Ci guadagneremmo tutti: noi cittadini che potremmo leggere i vostri messaggi e progetti politici, senza per questo vedere deturpata la nostra città; il Comune che incasserebbe finalmente la tassa di affissione che oggi tutti evadono; i partiti politici, che avrebbero più spazi per comunicare le proprie idee e progetti in maniera civile.
Pensateci.
Complimenti, bel lavoro informativo.
RispondiEliminaOttimo questo articolo. Oltre al timbro del comune mancante c'è da dire che abbiamo dimostrato come negli ultimi due anni nessuno tra i principali partiti ha pagato 1 euro di diritti di affissione a dispetto dell'invasione di cartaccia che tutti vediamo nei nostri quartieri. Il mancato pagamento risulta dai registri dell'Ufficio Affissioni del Comune, ufficio in passivo proprio a causa degli abusi di questi signori che tra l'altro coprono chi acquista e paga regolarmente gli spazi.
RispondiEliminaOra la sfida è costringere l'amministrazione a multare gli abusivi e evitare che poi facciano la solita sanatoria sulle sanzioni. Abbiamo già fatto un accesso agli atti per conoscere gli importi delle sanzioni non pagate dai partiti. A Milano solo per le ultime elezioni comunali ci sono 6milioni di euro da pagare, secondo voi a Roma le fanno..?!?
http://manifestoabusivo.blogspot.com/
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http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ma-quel-manifesto-chi-lo-paga/2167223