lunedì 5 settembre 2011

L'invasione dei cartelloni pubblicitari

Questo era lo spartitraffico laterale di Piazza della Radio, fotografato da Street View nella primavera del 2008.
Se ingrandite la foto, noterete che c'erano SOLO DUE impianti pubblicitari: uno grande formato 4x3 e uno più piccolo, un cosiddetto "indicatore di parcheggio" con pubblicità annessa.
Entrambi i cartelloni violavano già allora il Codice della Strada e il Regolamento Comunale Affissioni.

Guardate oggi com'è ridotto lo stesso spartitraffico: 5 CARTELLONI DI CUI NESSUNO DI PUBBLICA UTILITA' (l'indicatore di parcheggio è stato spostato da un'altra parte).

Aggiungete un altro 4x3 in fondo alla piazza e fate i conti: nel giro di tre anni, sono comparsi dal nulla 5 NUOVI CARTELLONI "PRIVATI", ognuno con una ditta e un aspetto diverso, a creare ulteriore caos visivo nella già martoriata zona di Piazza della Radio.

Questo è l'esempio lampante di come negli ultimi 3 anni a Roma i cartelloni pubblicitari siano QUINTUPLICATI a causa della delibera 37/2009 approvata dal Comune per fare cassa e "regolarizzare" anche gli impianti abusivi.

Il risultato è stato UN'INVASIONE SENZA PRECEDENTI DI CARTELLONI PUBBLICITARI DI OGNI FORMA E DIMENSIONE sulle strade, nei marciapiedi, sugli spartitraffico e persino dentro i giardini pubblici!

Uno SCANDALO INTERNAZIONALE documentato dai giornali ed esploso grazie alla protesta dei blog antidegrado e all'azione politica delle associazioni dei cittadini che hanno combattuto per denunciare il Grande Scempio dei cartelloni pubblicitari a Roma.

Adesso, a settembre, il Comune vorrebbe approvare un "Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari" che, allo stato attuale, non prevede tempi e modalità certe per la RIMOZIONE DELLE MIGLIAIA D'IMPIANTI ABUSIVI O IRREGOLARI installati sul suolo romano e che addirittura permette alle ditte di decidere autonomamente dove installare i propri impianti pubblicitari, senza il parere preventivo dei municipi!

Oltre a questo, il Piano in via di approvazione non risolve uno dei maggiori problemi della cartellonistica romana, forse il più importante, ovvero l'AFFOLLAMENTO DELLE DITTE AUTORIZZATE A GESTIRE IMPIANTI PUBBLICITARI A ROMA.

Siamo l'unica città europea ed occidentale, infatti, ad avere TRECENTOSETTANTANOVE (379) DITTE che si occupano di pubblicità esterna (cartelloni), mentre nel resto d'Europa e in America le ditte autorizzate a gestire impianti pubbicitari nel territorio cittadino saranno al massimo DIECI (10).

Ecco perché c'è il caos totale: non puoi lasciare che 379 ditte siano libere d'installare cartelloni dove gli pare, senza preavviso (grazie all'autodenuncia prevista nella delibera comunale 37/2009) senza che la città si riempia di una marea d'impianti "autorizzati" ma di fatto illegali perché si trovano in violazione delle norme del Codice della Strada, del Regolamento Comunale e della tutela dei beni culturali e paesaggistici.

E adesso, con la città invasa dai cartelloni pubblicitari irregolari, che si fa?

INNANZITUTTO:

1) FERMARE L'APPROVAZIONE DEL NUOVO PIANO REGOLATORE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PRIP), SENZA CHE PRIMA NON SIANO INSERITE NORME TRANSITORIE PER DISCIPLINARE LA RIMOZIONE DEI CARTELLONI IRREGOLARI.

2) ELIMINARE DAL TESTO DEL PRIP LA POSSIBILITA' DI PRESENTARE I PIANI DI LOCALIZZAZIONE DA PARTE DELLE DITTE PRIVATE, ANCHE IN FORMA ASSOCIATA.

POI:

APPROVARE LA DELIBERA D'INIZIATIVA POPOLARE PER LA MODIFICA DELLA DELIBERA 37/2009, CHE PREVEDE LA RIMOZIONE DI TUTTI I CARTELLONI INSTALLATI IN VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA.

INFINE:

APPROVARE IL PIANO REGOLATORE CON LE MODIFICHE RICHIESTE DAL COMITATO PROMOTORE DELLA DELIBERA POPOLARE E DALL'ASSOCIAZIONE "VAS" (VERDI AMBIENTE E SOCIETA')

E COMINCIARE A FARE LE RIMOZIONI DEI CARTELLONI ABUSIVI E IRREGOLARI, PAGANDOLE CON LE MULTE ALLE DITTE E AGLI INSERZIONISTI!

Poi, una volta approvato il "Nuovo" Piano Regolatore e cominciate le rimozioni, DOVRANNO ESSERE SVOLTI BANDI DI GARA PER ASSEGNARE LA GESTIONE DEI NUOVI IMPIANTI PUBBLICITARI A UNA SOLA DITTA PER OGNI "MACROZONA" TERRITORIALE (niente bandi per singole strade o quartieri).

SOLO ALLORA POTREMO DIRE DI AVER INTRAPRESO LA STRADA GIUSTA PER LIBERARE LA CITTA' DAGLI IMPIANTI ABUSIVI E DOTARLA DI UN COMPARTO DI "OUTDOOR ADVERTISING" DEGNO DI UNA CAPITALE EUROPEA.

Seguite gli sviluppi della battaglia politica e civile sul blog del Comitato Promotore della Delibera Popolare Affissioni (Basta Cartelloni a Roma!) e su Cartellopoli.net.

3 commenti:

  1. Molto interessante questa ricostruzione. Quello che davvero spaventa è che i cartelloni pubblicitari siano quintuplicati in tutta la città. Ricordo che proprio su questa piazza alcuni cittadini indignati hanno lasciato degli striscioni gridando allo scandalo e invocando l'aiuto del comune e dei cittadini. Ma l'indifferenza regna. Fino a quando?

    RispondiElimina
  2. L'indifferenza (di facciata) dei politici durerà ancora per poco, ma quella dei cittadini temo sarà più difficile da scalfire: sono abituati ai cartelloni per strada, come alle scritte sui muri, alle macchine in seconda fila, alle bancarelle posizionate su ogni marciapiede...ci vuole una cultura nuova dello spazio pubblico e noi siamo qui per incitare una riflessione su questi temi.

    RispondiElimina
  3. La domada retorica è: MA SI PUO' DAVVERO CREDERE CHE LE FORZE POLITICHE ROMANE CHE HANNO CONCEPITO E SOSTENUTO QUESTO INIMMAGINABILE SCEMPIO siano in grado di assumersi le proprie responsabilità?
    Ma vi rendete conto che hanno scientificamente programmato questo massacro?
    Qualcuno dice che "la situazione gli è sfuggita di mano"..ma quando mai?
    Il centro-destra romano deve pagare fino in fondo le cambiali firmate alle lobby che hanno permesso l'elezione di Alemanno: cartellonari, tassisti, ambulanti, palazzinari,proprietari di camion bar..MA IN QUALE CITTA' DEL MONDO IN COSI' POCO TEMPO SI E' ASSISTITO ALL'ESPLOSIONE DEL DEGRADO COME FONTE DI REDDITO?

    RispondiElimina