mercoledì 24 agosto 2011

Un interessante commento sulla storia delle fontane sporche

Anni fà mi trovavo ad Atene, ondata di caldo terribile con temperature sopra i 40°.
Per rinfrescarci non solo ci bagnavamo i piedi nelle fontane, ma ci immergevamo come se fossero delle piscine. A suo tempo mi chiesi se era possibile quel tipo di comportamento, poi seppi che il governo greco, per smorzare l'eccessiva calura, aveva concesso il bagno nelle fontane.
Ma acqua verde io ad Atene non ne ho vista mai. Solo a Roma ed in Italia c'è un'incuria spaventosa nei confronti dei nostri beni. Non è un problema solo di Roma o di Alemanno. Siamo noi Italiani, non ce ne importa niente. Vogliamo parlare dell'anfiteatro flavio e come è ridotto?
Non abbiamo alcun rispetto per il bene comune e soprattutto, abituati ed educati al brutto fin dalle scuole, non ci interessa di esaltare il bello e di curarlo ad ogni costo.
Siamo un popolo di vaccari e ci meritiamo solo le stalle. Ci interessa solo il perimentro entro cui viviamo...
Uno scrittore siciliano diceva che una casa senza libri è una stalla... ed io, ad esempio nelle famiglie dei compagni dei miei figli, comincio a vedere tante case senza libri, e sono preoccupato...


commento inviato il 23-08-2011 alle 10:06 da telonius

(Il Messaggero.it)

PS: noi siamo contrari a permettere di fare il bagno nelle fontane artistiche, ci mancherebbe altro, ma riteniamo che le cose che dice questo lettore sul menefreghismo e l'abitudine al brutto degli italiani siano pienamente condivisibili e abbiamo deciso di pubblicarle per spiegare come la pensiamo sul degrado urbano e le sue cause.

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