venerdì 23 dicembre 2011

Buone notizie: Lungotevere degli Imbrattatori oggi è un pò meno imbrattato

Foto risalente al dicembre 2010.

Muri puliti oggi.

Foto scattata un mese fa.

Foto scattata ieri.

Un mese fa.

Oggi.

Un mese fa.

Oggi (particolare).

Un mese fa.

Oggi (hanno iniziato a cancellare la parte superiore della scritta).

Un mese fa.

Oggi.

Un mese fa.

Oggi (rimangono le scritte sulle serrande).

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Qualcuno deve aver letto questo articolo (e soprattutto, visto le foto)

AMA? Assessorato all'Ambiente?

Fatto sta che oggi la situazione è notevolmente migliorata, anche se la qualità della pulizia è insufficiente, anzi in alcuni tratti è scandalosamente insufficiente. Tradotto: hanno lasciato le scritte al loro posto. Perché? L'intervento di ripulitura non è ancora concluso? Che qualcuno ci faccia sapere, non è possibile lasciare un lavoro a metà. Auspichiamo che nei prossimi giorni ci siano degli interventi di rifinitura.

Per correttezza, bisogna dire che le superfici di alcuni palazzi sono ormai rovinate, essendo le scritte ormai penetrate nelle pareti, dopo anni d'imbrattamenti senza che nessuno (residenti, municipio) abbia fatto nulla per cancellarli.

Ma qualcosa in più si può fare, cancellare un altro pò di vernice, anche se gli aloni, le sagome delle vecchie scritte, quasi certamente rimarranno visibili.

Ci auguriamo che questa volta gli abitanti di Lungotevere degli Inventori, gli inquilini dei palazzi a lungo imbrattati, abbiano imparato la lezione e proteggano i muri di casa da eventuali nuovi imbrattamenti che quasi certamente avverranno.

Ma ci crediamo poco. La gente, ancora, non sa che può scrivere all'indirizzo dell'assessorato all'ambiente (assessorato.ambiente@comune.roma.it) o al nucleo decoro della Polizia Municipale (picsdecoro@libero.it) per chiedere la cancellazione delle scritte o la rimozione dei manifesti abusivi.

Perché non viene detto chiaramente ai cittadini di segnalare all'AMA e all'assessorato all'ambiente ogni qualvolta il proprio stabile viene imbrattato da scritte o affissioni abusive?

Cos'è? Scarsa fiducia nel senso civico dei cittadini? Paura che le richieste d'intervento siano eccedenti rispetto alle risorse umane ed economiche a disposizione?

Oppure, ipotesi triste ma plausibile, non si vuole “impegnare” i cittadini nella tutela e salvaguardia del territorio per timore che questi non sopportino la responsabilità affibbiata dalle autorità e quindi si lamentino dei politici che delegano ai cittadini quello che dovrebbero far loro, con il rischio di perdere consenso nell'elettorato? La variante sul tema, è che i cittadini s'impegnino così tanto che alla fine diventino più efficienti delle istituzioni e richiedano troppo al Comune di Roma, in termini di lotta al degrado urbano.

Visto mai che ottenuta la cancellazione delle scritte sui muri, al cittadino venga in mente di chiedere perché i politici si comportino come i writers, imbrattando i muri con i loro manifesti abusivi? O perché viene permesso ai cartellonari di riempire la città con i loro cartelloni che deturpano il paesaggio e l'architettura?

Questo pensano alcuni politici in malafede, il cui unico scopo è fare gli interessi dell'economia del degrado (cartelloni, bancarella selvaggia, commercianti che vogliono la doppia fila davanti al negozio etc.) ed essere rieletti grazie al bombardamento mediatico dei manifesti abusivi, come si faceva negli anni '50.

Ma non tutti sono così, fortunatamente. Ci sono politici e amministratori che hanno capito quanto il decoro urbano sia strettamente legato alla percezione di sicurezza e legalità, alla fiducia nelle istituzioni, oltre ad essere condizione fondamentale per uno sviluppo virtuoso dell'economia locale e del benessere dei cittadini.

Confidiamo in questi politici per continuare la battaglia al degrado, che parte dalle scritte sui muri e la pulizia delle strade.

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SU LUNGOTEVERE DEGLI INVENTORI, STAREMO ATTENTI AFFINCHE' I LAVORI DI PULIZIA SIANO COMPLETATI.

1 commento:

  1. Sottoscrivo parola per parola quanto scritto in questo post. Senza riqualificazione del degrado urbano, resterà e crescerà il degrado umano!
    Speriamo lo capiscano i nostri amministratori che sembrano non vedere e non accorgersi cosa abbia provocato il loro lassismo.
    Buon Natale e soprattutto gli auguri per una Roma migliore.

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