Qui sotto la delibera approvata ad agosto:
http://pdmarconi.files.wordpress.com/2012/10/marconi_bando_parcheggi.pdf
NOTARE: NEL CAPITOLATO D'APPALTO, NON E' COMPRESA LA GESTIONE DEI GIARDINI SOPRA IL PARCHGGIO BLASERNA, MA SOLTANTO L'APERTURA E CHIUSURA DEI CANCELLI.
E chi si occuperà di tenerlo pulito?
Non lo abbiamo capito, se qualcuno lo sa, ce lo dica.
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Passiamo al PUP di Piazza della Radio.
A ottobre sono cominciate a circolare le prime indiscrezioni sul parcheggio interrato che modificherebbe l'assetto di Piazza della Radio cambiandone modalità di sosta e viabilità in superficie.
Qui sotto un articolo di Paese Sera:
http://www.paesesera.it/Societa/Piazzale-della-Radio-addio-parco-Arriva-il-Pup-con-500-posti-auto
"IL PROGETTO - In tutto 521 posti auto, a rotazione per il 30% e privati per la maggior parte, in cambio della riqualificazione della piazza. Che verrebbe trasformata in una sorta di arena per spettacoli all’aperto, con tanto di maxischermo e gradinate incastonate in una grande vasca acquatica"
Ecco l'oggetto della discordia: la sistemazione superficiale, che secondo il rendering allegato al progetto iniziale, trasformava la piazza in una specie di cinema all'aperto (espiantando gli alberi di grosso fusto ora presenti).
Il coordinamento NO PUP, manco a dirlo, si è scagliato contro l'ipotesi di costruire un PUP a Piazza della Radio (qui la pagina sul sito dei comitati) e ha lanciato un appello al Sindaco e al Presidente del XV Municipio, per fermare il progetto.
Nell'appello, oltre alla solita critica sull'utilità del parcheggio - condita con argomentazioni che definiremmo al quanto fantasiose, di cui vi daremo conto a breve - si pone un'obiezione al metodo usato per "calare dall'alto" il progetto di riconversione della piazza, senza un confronto con i cittadini residenti, in base anche al Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana (delibera 57/2006)
"Non sarebbe meglio che la cittadinanza potesse esprimersi anche su come investire l’eventuale - e molto consistente – cifra degli oneri concessori del parcheggio, e magari optare per una sistemazione meno costosa per destinare la somma risparmiata a lavori più urgenti e necessari per il quartiere?
E se invece la scelta dovesse essere comunque quella di rivoluzionare la piazza con soluzioni avveniristiche, senza nulla togliere alla professionalità del progettista, non sarebbe obbligatorio e comunque opportuno, per uno spazio pubblico così importante ed esteso, avviare un concorso d'idee per la sua sistemazione, come del resto accade per tutte le opere di questo tipo in tutte le grandi città italiane ed europee?"
Questa la considerazione finale dell'appello dei NO PUP, che una volta tanto ci sentiamo di condividere, nel senso che il tipo di sistemazione superficiale dei parcheggi, a nostro avviso, può essere discussa e scelta insieme ai cittadini. E' sulla necessità o meno dei parcheggi interrati e sul fatto che si debbano sentire i cittadini per deciderne la costruzione o evitarla, che abbiamo seri dubbi. Perché i romani - è storia di ogni giorno - sono abituati a parcheggiare "dove capita" e ogni volta che si prospetta la regolamentazione della sosta di superficie, con la costruzione di parcheggi o parchimetri e la diminuzione dei posti abusivi, essi protestano come se fosse tolto loro un fantomatico diritto a parcheggiare gratuitamente ai bordi del marciapiede. Per questo e altri motivi - le politiche di mobilità e sosta le decidono gli esperti e non i cittadini qualunque - non regge affatto l'idea che ogni parcheggio debba essere approvato con un referendum "Sì o No" votato dai residenti nel quartiere. Sulla sistemazione superficiale, come abbiamo detto invece, si può e si deve discutere.
Tornando all'appello e alle sue argomentazioni, abbiamo letto un paio di frasi che tradiscono una certa confusione in merito all'utilità del PUP e allo stato attuale di Piazza della Radio:
-c'è già un parcheggio in via di completamento a Via Rolli (Trastevere), quindi non serve quello a Piazza della Radio
-"Vale la pena di abbattere e rimuovere decine di alberi della piazza, tra cui una ventina di platani di prima grandezza, devastando una delle poche aree verdi fruibili della zona ?"
Ecco le nostre risposte:
-il parcheggio di Via Rolli serve ad abitanti e pendolari che frequentano la zona della stazione di Trastevere. Quello di Piazza della Radio, ad abitanti e frequentatori di Viale Marconi.
-premesso che non vorremmo fossero eliminati del tutto gli alberi e comunque la piazza dovrebbe mantenere un'area verde attrezzata possibilmente circondata da piante e arbusti, ma davvero giudicate Piazza della Radio, com'è oggi, FRUIBILE dai cittadini? Con le famiglie di nomadi e sbandati che occupano stabilmente giardini e panchine, sporcando tutto? Con i parcheggiatori abusivi che estorcono i soldi a chi si ferma con la macchina vicino al giardino? Ma vi rendete conto di quello che state dicendo?! Forse vi siete fatti prendere dall'enfasi argomentativa...
Comunque, sulla sistemazione superficiale del futuro, probabile parcheggio interrato a Piazza della Radio, è arrivata la smentita di Alessandro Vannini, delegato del sindaco al Piano Urbano Parcheggi:
"è stato presentato dal comitato No Pup il progetto di superficie relativo ad un parcheggio interrato per piazzale della Radio. Peccato che quel progetto non sia stato mai avallato da nessuno".
http://arvalia.romatoday.it/portuense/pup-piazzale-radio-vannini-tutte-falsita.html
In proposito, hanno espresso il loro parere anche il responsabile mobilità del PD, Stefania Giusti, e il consigliere PDL del XV municipio, Augusto Santori.
Qui di seguito i link:
http://pdmarconi.wordpress.com/2012/10/24/positiva-presa-di-posizione-del-pd-roma-sul-parcheggio-di-piazza-della-radio/
http://www.augustosantori.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2567&Itemid=1
Anche il controverso "Pro Pup Roma" ha detto la sua, evitando una buona volta i toni sopra le righe.
http://www.propuproma.com/2012/10/il-parcheggio-piazzale-della-radio-e.html
Non ci resta che aspettare nuovi sviluppi sul progetto di Piazza della Radio e vedere se un confronto serio e responsabile tra comitati e amministrazione è veramente possibile, noi ce lo auguriamo.
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